Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
SANMO e sanniti
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l'Aufido sembra essere stata inchiusa nel Sannio; ma la linea di demarcazione tra questo e la Lucania non si può con esattezza determinare. Dall'altro canto, la staccata massa vulcanica del monte Voltore (Mons Vultur), coll'attigua città di Venosa, non si reputò per certo appartenere al Sannio.
Tutti gli antichi scrittori concordano nel rappresentarci i Sanniti qual popolo di origine sabi-nica, e non già quali possessori prim'tm del paese che abitavano quando compariscono per la prima volta nella storia, ma come immigrati in esso, in un periodo comparativamente tardo (Varr., L. L., vii, 29; Appian., Samnit. Fr., 4,5; Strab., v, p. 250; Fest., s. v. Samnites, p. 326; A. Geli., xi, 1). Questa notizia della loro origine viene validamente confermata dalla struttura del loro nome, la cui greca forma ZonmTat contiene evidentemente la stessa radice di Sabini (Sav-niti o Saf-niti, e Sab-ini o Saf-ini), e vi è ragione di credere che essi stessi adoprassero un nome ancora piò affine o quasi identico. Imperciocché la forma osca Sa-finirti, che si legge sopra alcune monete coniate dagli alleati italiani durante la guerra sociale, non può riferirsi ai Sabini volgarmente detti, sendo stati costoro lunga pezza prima incorporati coi Romani, ed ò aBsai probabilmente l'osco nome dei Sanniti (Mommsen, TJnter. ltal. Dialekte, p. 193; Friedl&uder, Oskische Mttnzen, p. 78). La forma aggettiva Sabello usavasi anch'essa indifferentemente dai Romani per indicare e Sabini e Sanniti. La sannitica emigrazione si fu, secondo Strabone, una di quelle spedite fuori a compimento di un voto o di ciò che chiamavasi una sacra primavera (ver sacrum). Era detsa, secondo il solito, sotto la speciale protezione di Marte, e si Buppose guidata da un toro. Gli è probabile per questa circostanza, che gli emigrati non sieno stati molti, e siensi stabiliti nel Sannio, più che di coloni, in qualità di conquistatori. Oschi erano gli abitanti che li precedettero, e Strabone asserisce che si stabilirono nel paese degli Oschi, e ciò serve a spiegare il fatto che per tutto il territorio sannitico si parlava la lingua osca (Strab., I. c.; Liv., x, 20). Ma gli Oschi stessi erano certamente consanguinei coi Sabini, e qualunque possano essere state le circostanze della conquista, intorno a cui non si ha coutezza, sembra certo cbe in un'epoca primitiva entrambi i rami della popolazione s'incrociarono pienamente e formarono un solo popolo, detto i Sanniti. Il periodo in cui si compiè la prima emigrazione di costoro è affatto ignoto; ma gli ò probabile che fossero da poco in possesso di questo suolo interno e montuoso, quando sentirono la necessità di estendersi sulle regioni più fertili da cui erano circondati. I primi loro movimenti a tale effetto furono probabilmente quelli con cui occuparono il montuoso ma fertile tratto dei Frentani sulle spiaggie dell'Adriatico, e le terre degl'lrpini al S.; generalmente si ammette che entrambi questi popoli fossero di origine sannitica. Ed in vero i Frentani vengono reputati talvolta appartenere alla nazione sannitica, sebbene apparisca cbe non ebbero legami politici tra loro (V. Frentani); e gl'Irpini all'incontro furono considerati in geuerale come una delle parti costitutive della nazione sannitica; ma sembra chesieno stati in origine una separata colonia, e la storiella narrata da Strabone ed altri, che avessero tratto il nome dal lupo ch'era stato la loro guida, accenna evidentemente al fatto che sieno stati essi il risultato di una separata e susseguente emigrazione (Strab., v, p. 250; Serv., ad JEn., xi, 785). Ma il perio
do puranco di questa è incerto al pari di quello della prima colonia
degli altri Sanniti; nò la luce della storia comincia a spuntare sui loro movimenti prima che avessero incominciato a spingersi ancora più in là, ed al S. ed all'O., incalzando i loro vicini nella Lucania e nella Campania. Ciò nondimeno, neppure a quest'epoca è determinata chiaramente la loro cronologia; ma la conquista della Campania può stabilirsi dal 440 circa al 420 av. C., e fu certamente compiuta col-l'ultima di queste date (V. Campania). Alquanto più tardi deve probabilmente porsi quella della Lucania, ma qualunque si fossero le cause che spingevano le tribù sabellicbe al S., sembra cbe abbiano continuato queste costantemente nell'impresa; ed in meno di mezzo secolo si sparsero i Sanniti (dal 410 al 360 av. C.) per tutta la Lucania, e quasi fino all'estremità dell'Italia (V. Lucania). Le successive avventure di cotesto razze conquistatrici e le loro lotte colle città della Magna Grecia non appartengono qui, apparendo che i Lucani avevano rotte di buon'ora tutte le relazioni politiche col popolo affiue dei Sanniti, come questi avevano fatto coi loro capostipiti, i Sabini. Pare cbe questa mancanza di unione sia stato il distintivo più rilevante delle razze sabellicbe, ed una delle cause principali per cuf dovettero subire il giogo romano. Ma sembra che i Sanniti abbiano conservato il possesso fino a tardi del tratto del paese dal Silaro (Silartis) al Sarno (Sarnus), che fu occupato successivamente dai Picentini (Scylax, p. 3, § 11; Niebuhr, voi. i, p. 94). Possedevano essi certamente questo distretto ancora durante la seconda guerra sannitica, scoppiata nel 326 av. C., e gli è probabile che non ne siano rimasti privi che alla fine delle lunghe loro lotte coi Romani, quando questi vi trapiantarono una colonia di Picentini, e tagliarono cosi ai Sanniti le comunicazioni col mare. Al primo apparire nella storia romana della nazione sannitica, sembra che questa si dividesse in quattro differenti tribù o cantoni ; Pentri, lrpini, Caraceni e Caudini, più potenti le due prime, e meno assai le seconde. I Frentani anch'essi vengono sovente considerati come un quinto cantone della stessa gente (Scylax, Peripl., p. 5, § 15), ma pare che avessero cessato di far parte del corpo politico dei Sanniti all'epoca in cui questi furono per la prima fiata a contatto con Roma (V. Frentani). Non abbiamo notizia di sorta sulla natura e qualità della costituzione politica con cui erano legate insieme cotesto diverse tribù: sembra però cbe formassero una semplice lega federale, i cui vincoli si restringevano in tempo di guerra, quando un duce supremo o generale in capo veniva scelto a reggere le forze di tutta la confederazione col titolo di Embratur, forma corrispondente aHa latina Imperator (Liv., ix, 1 ; Niebuhr, voi. i, p. 107). La prima menzione dei Sanniti nella storia romana è del 354 av. C., quando conchiusero un trattato di alleanza colla
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Aufido Sannio Lucania Voltore Mons Vultur Venosa Sannio Sanniti Varr Appian Samnit Strab Fest Geli ZonmTat Sabini Sav-niti Saf-niti Sab-ini Saf-ini Sa-finirti Sabini Romani Bsai Sanniti Mommsen TJnter Friedl Oskische Mttnzen Sabello Romani Sabini Sanniti Strabone Marte Buppose Sannio Strabone Oschi Strab Liv Oschi Sabini Sanniti Frentani Adriatico Frentani Irpini Strabone Strab Serv Sanniti Lucania Campania Campania Lucania Sanniti Lucania Italia Magna Grecia Lucani Sanniti Sabini Sanniti Silaro Silartis Sarno Sarnus Picentini Scylax Niebuhr Romani Picentini Sanniti Pentri Caraceni Caudini Frentani Scylax Peripl Sanniti Roma Embratur Imperator Liv Niebuhr Sanniti Samnites Imperciocché Oschi Frentani Campania Lucania Frentani
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