Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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SAti PftlSCO - SAN RÈMOd'Alife, con 1677 abitanti. - S. P. Ultra, circondario e provincia di Avellino, con 1291 abitanti.
SAN PRISCO (geogr.). — Comune in provincia o circondario di Caserta, con 4005 abitanti.
SAN PROCOPIO (geogr.). — Comune nella provincia di Reggio Calabria, circondario di Polone, con 920 abitanti.
SAN PROSPERO (geogr.). — Comune nella provincia di Modena, circondario della Mirandola, con 3456 abitanti.
SAN QUIRICO (geogr.). - Due comuni : S. 0- d'Orcia, provincia di Siena, circondario di Montepulciano, con 1816 abitanti. — S. Q in Val Polcevera, nel circondario e nella provincia di Genova, con 2916 abitanti.
SAN QUIRINO (geogr.). — Comune nella provincia di Udine circondario di Pordenone. Abitanti 2596.
SAN RAFFAELE e CIMENA (geogr.). - Comune in provincia e circondario di Torino. Abitanti 1605.
SAN REMO (geogr. e stor.). — Città della riviera ligure, capoluogo di circondario, provincia di Porto Maurizio. Il circondario ha 73,592 abitanti, presenti all'ultimo censimento, e 76,621 di popolazione residente legale. Comprende i mandamenti di Bordi-ghiera , Ceriana, Dolceacqua, San Remo , Santo Stefano al Mare, Taggia, Triora, Ventimiglia, con una popolazione totale di 61,604 abitanti. Le Alpi Marittime l'occupano io gran parte abbassandosi gradatamente in amene colline, e versandone) mare uumerosi rivi. Le colline cbe stendonsi da tramontana a mezzogiorno formano dieci valloni ricchi di olivi, viti, fichi, palme, mandorli, melagrani, aranci, cedri, limoni, ecc. Sonvi anche selve di pini, abeti, elei, quercie, faggi, larici, dalle quali traggonsi di molti assi. che esportansi a Genova, Alassio. Finale, Voltri, ecc., e anche in Francia. Mitissima è la temperatura del circondario sanremese , bagnato dal rivo Valotto, dal rivo di Francia e dall'Argentina , fiumana detta di Taggia, che mano mano che staccasi dalle sue scaturigini e si approssima al mare viene ingrossata da parecchi rivi e torrenti. V'hanno inoltre nel circondario due sorgenti d'acqua solforosa; una, detta di Bordighiera, che scaturisce uel territorio di quel borgo, in fondo al golfo della Rotta, appiè del Monte Nero, discosta circa un chilometro e mezzo dal mare e giovevole contro le erpeti, la scabbia, il gozzo; l'altra, detta d'Isola Bona, che scaturisce due chilometri dal villaggio di questo nome nel mandamento di Dolceacqua , e valevole contro le malattie cutanee , ecc. La ricchezza maggiore del suolo, come in generale nella provincia tutta di Porto Maurizio, proviene dagli ulivi, e quindi dai limoni, aranci e cedri, di cui si fa un gran traffico ed esportazione all'interno ed all'estero. 1 cedri del circondario di San Remo sono i migliori d'Italia, e dalla loro vendita annua ritraesi in media 80,000 lire. Vi crescono anche le palme e di due qualità, l'africana e l'europea, che coltivansi a Bordighiera e a San Remo ; la seconda non dà alcun frutto, ma la prima porta spesso i datteri a maturità , lasciandoli due anni sulla pianta e col benefizio di due inverni assai miti. Più che pei frutti però coltivansi le palme pei ramoscelli che soglionsi recare a benedire nelle chiese nella solennità della Domenica delle Palme.
Sisto V accordò nel 1586 questa privativa lucrosa, che dura tuttavia, ad un Bresca sanremese, capi, tano di bastimento, per avere, nonostante la minaccia di morte a chi avesse parlato, gridato acqua alle corde che infiammavansi pel grande attrito quando l'architetto Fontana (V.) rizzò il famoso obelisco in Roma. Nella seconda finestra della Biblioteca vaticana sta dipinto questo fatto. Non sodo gran fatto importanti i minerali ed i marmi del territorio sanremese ; trovasi però in quel di Ventimiglia calce carbonata, alabastro, lignite fragile; in quel di Taggia calce carbonata fetida, di color nero, e in quel di Triora indizi di ferro solforato in cristalli cubici, nello schisto marnoso. Sono in attività tre cave di pietra da calce, due al Bor-glietto ed una in Ceriana; le cave di calce carbonata pure in attività sono dieci, cinque in Ceriana, due in Bajardo, due a Bussana ed una in Ventimiglia. Soglionsi ricavare 30,000 quintali metrici di calce. Sopra Camporosso trovansi traccio di carbon fossile. Aggiungeremo che nel mandamento di Santo Stefano al Mare, in una piccola collina poco discosto dalla spiaggia, furono scoperti recentemente indizi certi di ricca miniera di piombo, argento e zinco. I generi d'esportazione cbe costituiscono la ricchezza del circondario consistono negli agrumi, nel legname ridotto a tavole, ini specialmente nell'olio, come dicemmo. Il commercio d'importazione consiste in frumento, civaje e vino proveniente da Genova, Livorno e dai porti di Napoli. I panni, le telerie, le minuterie, i cappelli, ecc. vengono dall'interno e dall'estero. Poche e di poca importanza sono le arti e le manifattore, essendo la più parte degli abitauti dediti all'agricoltura, navigazione e commercio. Il circondario sanremese è quello in Italia che dà più frati, dei quali moltissimi vanno a Roma.
La città omonima, capoluogo, a 40 chilometri E. N. E. da Nizza, di forma triangolare, sorge in anfiteatro e puossi dividere in antica e moderna; la prima sta sul pendìo d'un colle, e la moderna, assai bella, stendesi alle falde e lunghesso la marina. La città ha tre porte: l'orientale, lungo la via a Porto Maurizio, l'occidentale, lungo quella di Nizza, e Porta San Nicola, situata a maestro sulla via che sale a San Romolo. L'abbelliscono quattro pubblici passeggi : il Corso, lungo la spiag già, il Rondò, verso la via a Porto Maurizio, con platani alternati ad ippocastani, San .Rocco, da una chiesicciuofa di questo santo fuori la porta occidentale, e la Cornice, che fende la città a guisa di spazioso terrazzo cinto da orti e case. Citeremo, fra le chiese, la cattedrale, dedicata al vescovo san Siro, in tre navate di stile gotico, comecché guasta per intonaco; la chiesa di Santo Stefano, le parrocchie della Madonna degli Angeli e di San Giuseppe e parecchi oratorii. Celebre è il santuario dell'Assunta, che sorge sul colle soprastante alla città antica, con un Assunzione nella vòlta di Jacopo Boni assai lodato dal Lanzi, con ricchezza e varietà di marmi, con quattro colonne di alabastro fulvo pallido d'un sol pezzo, e parecchie statue di legno del Mareggiano. Fra gli altri edilizi primeggiano il palazzo dei marchesi Borea d'Olmo, notevole per la sua grandezza ed architettura e pei^.ooQle
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