Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
1272
SAN VITTORE - SANZIO RAFFAELLO
1632 abitanti. - S. V. Ramano, provincia e circondario di Roma, con 2963 abitanti. — S V. sul Jonio, circondario e provincia di Catanzaro, con 2*86 ab.
SAN VITTORE (geogr.). — Due comuni: S. V. del Lazio, circondario di Sora, provincia di Caserta, con 1999 abitanti. — S. V. Olona, provincia di Milano, circondario di Gallarate, con 1025 abitanti.
SANZA (geogr.). — Comune nel circondario di Sala, provincia di Salerno, con 2879 abitanti.
SAN ZENONE (geogr.). — Tre comuni : S. Z. al Lam-bro, proviucia di Milano, circondario di Lodi, con 1308 abitanti. — S. Z. al Po, provincia e circondario di Pavia, con 1627 abitanti. - S. Z. degli Kz-zelini, provincia di Treviso, circondario di Asola, con 3334 abitanti.
SANZIO o SANTI Giovanni (biogr.). — Poeta e pittore, padre dell'immortale Raffaello, nacque a Col-bordolo nel ducato d'Urbino, e mori il 1° agosto 1494. 11 suo disegno, senza essere di un'estrema finezza, è coscienziosamente studiato ; le sue figure sono svelte e graziose, principalmente quelle di fanciulli. Molti de' suoi lavori andarono perduti. Il suo primo quadro autentico è una Visitazione, nella chiesa di Santa Maria Nuova di Fano. Un altro molto più perfetto e posteriore di tempo ve-desi egualmente a Fano, nella chiesa dell'ospedale di Santa Croce, e rappresenta La Madonna col bambino Gesù in atto di benedire san?Elena, san Zaccaria, san Hocco e san Sebastiano. Indichiamo ancora un Girolamo a San Bartolo presso Pesaro; un'Annunziazione a Milano nel museo di Brera ; alla chiesa dei Francescani di Urbino, Raffaele e il giovane Tobia; al museo di Berlino una Vergine che sostiene Gesù ritto su di una balaustrata, ed una Madonna con san Tommaso d'Aquino e santa Caterina. L'ultimo suo lavoro pare sia stata una piccola composizione, il Cristo morto, sostenuto da due angeli. I freschi ch'egli ha lasciati nella chiesa dei Domenicani a Cagli vanno annoverati fra i suoi migliori dipinti. Giovanni Sanzio scrisse puranche poesie ed una cronaca rimata in onore di Federico di Montefeltro duca d'Urbino, conservata sotto il n° 1805 alla biblioteca del Vaticano, fra i mss. Ottoboniani.
Vedi: Vasari, Vite — L. Pungileoni, Elogio storico di Giovanni Santi — Lanzi, Storia pittorica,
SANZIO Raffaello, per antonomasia L'URBINATE, o RAFFAELLO (biogr.). — I. Nascita, educazione, pnme opere. — Quanto di felicità possa la fortuna accumulare su di un uomo, affinchè egli esca dalla sfera comune e si sollevi alla gloria, tanto essa conferì a Raffaello. Sorti i natali nell'anno 1483, il 14 marzo, tempo in cui gli animi degl'Italiani non erano ancora infiacchiti e fatti servi dalla tirannia spagnuola, che indi a poco con Carlo V invase l'Italia e la prostrò; tempo in cui la coltura intellettuale, l'erudizione antica, la gentilezza dei costumi, e la parte teorica e tecnica dell'arte erano a tal segno portate da favorire sommamente il corso a quel genio che avesse voluto avanzarsi a nobile meta. Nacque in Urbino da Giovanni Santi pittore, il quale fin quasi dalle fasce gl'inspirò l'amore per l'arte; la madre fu Magia di Giovanni Battista Ciarla, la quale mori nel 1491 ; onde Giovanni si riammogliò con Bernardina di Pietro Parte. Costeisopravvisse al marito, e riuscì matrigna alqvanto molesta a Raffaello. Appresi i rudimenti dell'arte fino agli undici anni, e morto il padre nel 1494, ebbe la buona ispirazione di allocarsi presso Pietro Vannucci, detto il Perugino, celebre fra i pittori di quelle contrade.
Prima di andare innanzi diremo che Raffaello ebbe forme e proporzioni bellissime di corpo: svelta la^ersona, dilicati i lineamenti, amabilissima l'aria del volto, bruni i capelli, bruni gli occhi e pieni di grazia e di modestia; pallido il colorito, elegante il portamento e le maniere. In si bel corpo che egli ritrasse più volte ne'suoi quadri, un'animaFig. 5851. — Raffaello.
d'angelo era scesa ad infondere la vita. Forza straordinaria d'ingegno capace di abbracciare le cognizioni di coloro cbe l'avevano preceduto e di aggiungervi le sue; immaginativa di sommo poeta, che scorre sovra le coste create, ne ammira le bellezze, le unisce e le ricompone in mille forme sempre belle, sempre leggiadre; facilità d'ideare, forza di esprimere i reconditi e sfuggevoli arcani del pensiero; grazia e sublimità che informano tutte le sue composizioni. A queste doti della persona e della mente vanno congiunte non inferiori doti del cuore. Modestissimo nella sua grandezza, onorava e lodava qualunque opera commendabile, fosse anche di suoi nemici. Fu riconoscente discepolo al Perugino, sicché in parecchie tavole eseguite nell'apice della sua gloria, tenne quasi a vanto di congiungere il suo col di lui ritratto. Stimò Michelangelo, quantunque gli fosse emulo; e segno della sua stima è fra gli altri la pittura fatta eseguire da'proprii allievi nel suo casino, ora congiunto alla villa Borghese, in cui si vede l'allegorica rappresentazione dei saettatori, invenzione e composizione di Michelangelo. Con si fatte doti trasse a sè l'ammirazione e si cattivò la benevolenza degli artisti già provetti, non che dei giovani, i quali gareggiavano di fargli corona quasi ad un principe, allorquando usciva di casa al lavoro o a diporto. Il Pinturicchio, Giulio Romano ed altri assai, di maestri che già erano, amarono
| |
Ramano Roma Jonio Catanzaro Lazio Sora Caserta Olona Milano Gallarate Sala Salerno Lam-bro Milano Lodi Pavia Kz-zelini Treviso Asola SANTI Giovanni Raffaello Col-bordolo Urbino Visitazione Santa Maria Nuova Fano Fano Santa Croce La Madonna Gesù Elena Zaccaria Hocco Sebastiano Girolamo San Bartolo Pesaro Annunziazione Milano Brera Francescani Urbino Raffaele Tobia Berlino Vergine Gesù Madonna Tommaso Aquino Caterina Cristo Domenicani Cagli Sanzio Federico Montefeltro Urbino Vaticano Vasari Vite Pungileoni Elogio Giovanni Santi Storia SANZIO Raffaello Nascita Raffaello Italiani Carlo V Italia Urbino Giovanni Santi Magia Giovanni Battista Ciarla Giovanni Bernardina Pietro Parte Raffaello Pietro Vannucci Perugino Raffaello Perugino Michelangelo Borghese Michelangelo Pinturicchio Giulio Romano Poeta Giovanni Lanzi Raffaello Forza
|