Supplemento perenne alla Nuova Enciclopedia di
SUPPLEMENTO PERENNENUOVA ENCICLOPEDIA POPOLARE ITALIANA
18VO-1891
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ADRIATICO MIRE («on. polii.). - I. Preliminari ; importa aia dell'Adriatico. — Il prof. Valussi pose in luce
nei primi mesi del 1870
un eccellente Studio tali'Adriatico in relazione agli inlereui nazionali Italia
di Unta rilevanza che credemmo beo meritare dei nostri lettori nel presentarne ad essi
siccome al presente tacciamo
un estratto. Prende le mosse dal considerare il Mediterraneo siccome centro dsl quale s'irrtdia il movimento del mondo civile
la qnal veri ti pone in sodo
la storia alla mano. Il perché
qualora il Mediterraneo tornasse ad esser centro del mondo civile
non sarebbe indarno per l'Italia
che di dette mare tiene il centro. Nola dipoi lo spostamento di esso centro e ritorno ; e parimente il movimento europeo verso l'Oriente
che avvolger! l'Italia medesima in se stesso. Se il Mediterraneo
che bagna paesi di clima temperalo
ebbe ed ha gran peso nella storia della civilti mondiale
devesi amoralmente supporre che l'A drialico
golfo di questo mare interno
abbials avuta e la debba avere ancora più grande. Si chiarisce ehe l'ebbe
massime per l'Ilalia
e ne son prova i due suoi nomi tolti da due cittì italiane della sua parte superiore : Adriatico A* Adria (vedi £.)
e Golfo di Venezia dalla metropoli illustre. Appena occorre aggiungere che nelle età remale il mare inlernavasi di vantaggio nella valle padana
iaterpoala alle due grandi catene delle Alpi e degli Appennini
e se ne ha sicuro argomento nel fatto presente del continuo prolungarsi in mare il della del Po e la foce degli altri fiumi al nord e al aud del medesimo. É pur fuori di controversia lo spostamento del centro della civilti del Mediterraneo in tempi moderni
massime dopo la scoperta d'America e dopo la contemporanea ultima invasione asiatica in Europa e sulle coste del Mediterraneo. Venetia non giunse ad arrestare il molo europeo che tendeva di lì dall'Oceano
ed ella stessa decadde
siccome decadono tulle te cita adriatiche
mentre quelle dell'opposta sponda riman* gono prospere e ai accrescono.
Noi abbiamo in Italia (scrive il Valusai) tuttora l'abitndine di considerare I nostri interessi comuni a) modo delle cittì del medio evo. Il nostro amor di patria
se non è in contrasto con quello di altre cittì e regioni
i però d'ordinario ristretto alla propria cittì o regione. Intendiamo l'amor di patria na fienale in eiò che concerne l'esistenta politica e la difesa e l'onore della medesima ; non ancora Io intendiamo in quelloche concerne gl'interessi economici e civili dell'intera nazione
la sua futura prosperiti e grandezza. Con grande faciliti torniamo per tulle questo ad essere i cittadini degli antichi comuni
e bianchi o neri
rossi o verdi
guelfi e ghibellini nella cerchia della propria cittì. Ciò può essere vantaggioso
in quante serve a svolgere la vigorìa del carattere individuale e l'attivili locale ; tua non è punto quando genera grettezza di vedute e quando rende la nazione intera improvvida dei suoi grandi interessi. Noi abbiamo d'uopo
insomma
di creare un amor di patria nazionale previdente
di larghe vedute
anche quando si tratta degl'interessi
dell'economia nazionale
della civilti progrediente e della futura potenza della nazione. Se noi fossimo improvvidi e trascuranti del nostro svvenire
altri piò previdenti
più attivi
più giovani ed intraprendenti ci crescerebbero sopra il capo
come minacciano gii ; ed allora il danno non sarebbe più di qualche citli o regione speciale
ma di tutta la nazione. Allora il Mediterraneo
the per Napoleone I era un lago francese
sari un lago europeo
nel quale la minor parte sari dell'Italia
la quale per legge di natura dovrebbe avere la maggiore
come l'ebbe nei tempi gloriosi della sua storia.
II. Venetia
baluardo della civiltà europea contro la barbarie aiiatica. — Premesse le quali cose
e chiarita l'azione e reazione delle sponde dell'Adriatico
delle cittì italiane lil-torane
di Aquileja antemurale italico contro ai aetlenlrio-nali
cosi prosiegue: Venezia intanto accoglieva in sé i germi della civilti latina sovrapposti agli etruschi
veneti e galli della regione veneta e mescolali con quelli della greca. La regina dell'Adriatico crebbe poco a poco in seno alla laguna
ch'era aua difesa da terra e da mare. La aloria di Venezia
senza the noi ci rifacciamo all'anteriore
basterebbe a mostrare l'importanza dell'Adriatico per l'Italia. Meritamente questo mare
ch'ebbe il suo nome dall'Adria antica
assunse quello di Golfo di Venezia; é il titolo d'onore della cilti che sposava solennemente il mare
come segno che ad esso era dovuta la sna potenza
la ricchezza e la gloria. La storia meravigliosa di questa cittì può compendiarsi in due parole
le quali earatleriuano noa soltanto la sloria di Venezia e dell'Adriatico
ma quella dell'Italia
e segnano a grandi tratti i due periodi della aua grandetta e decadenza. I.e due parole tono etpantione e difeta di Vene-
Sor». aiL'EnoioL. ror. iYol
VI.
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