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Pulcinella e le altre vecchie maschere napolitano perdevano ogni giorno terreno ; e il Petito dovea adattarsi a far anche da mimo e da ballerino per divertire il pubblico. Con la morte di lui e del Luzi la fine del San Carlino diventava ormai irreparabile, *
La vedova Luzi, incapace di menare innanzi il glorioso tea-
Madama R Ile, Atto I.
trino di piazza Castello, ne aveva affidato la direzione a Errico Campanella. Cị non pertanto il San Carlino era diventato una vera Torre di Babele; e lo Scarpetta ne usć nel 1877 per entrare nella compagnia di Raffaele Vitale , che faceva affari d'oro al Metustasio di Roma. Quivi' furono rappresentate con entusiastico successo le prime sue commedie: Amore e polenta, Lu curaggio de mi pumpiere, Nu murato, Na mmaretata e na pistulettata, Il jprimo amore di don Felice Sciosciammocca.
Al Metastasio lo Scarpetta resṭ sino a tutto marzo 1878.