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Elementi di Geografia Moderna

Nicola De Giorgi
R. Carabba Editore Lanciano, 1928, pagine 387

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Che più? Consumati nel corso dei lavori molti strumenti, ogni marinaio-che ne avesse rotto o perduto qualcuno cominciò ad essere severamente ammonito Allora accadde, non una, ma più volte, che alcuno di loro, per non perdere la sua ascia o il suo piccone, si gittasse nell' acqua, fredda di — 1° e 2* cosa, assicura ii Weyprecht, che non sarebbe neppure passata mai per la mente ad un marinaio del Nord.
   Ma il pregio più maraviglioso non è ancora in questa singolare tolleranza fisica ai rigori del freddo. Ammirabile veramente e superiore quasi ad ogni esempio fu il loro contegno morale durante tutta la spedizione.
   Due lunghi anni di prigionia tra i patimenti, le fatiche, le privazioni ed
   i pericoli incessanti dell' inverno polare, colla continua minaccia di trovarsi da un momento all' altro senza ricovero, senza mezzi di trasporto, senza viveri, abbandonati in mezzo a quelle sconsolate solitudini di ghiaccio, in balla alle tremende bufere ed alle lunghe notti della zona polare: tutto questo metterebbe a durissima prova il coraggio dell' uomo più colto, non che di gente volgare. Malgrado tutto ciò, non apparve mai in nessuno quello scoramento, quel cupo abbandono, che tanto spesso soggioga insanabilmente gli animi più induriti in quei luoghi.
   Giuseppe dalla Vedova.