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ciarsi senz' altro a mano libera. Il numero dei punti fondamentali dev' essere ridotto al minimo possibile. Chi esegue il disegno per la prima volta e non abbia ancora sufficiente pratica può aiutarsi con lo stabilire qualche punto sussidiario intermedio (sono questi i punti più piccoli adoperati nella Fig. 162) che faciliti il disegno dei tratti del contorno un po' complicati. Le due linee a croce giovano anche a stabilire la posizione delle catene montuose. 1' andamento del corso dei fiumi, le città e così via. In questi disegni si può fare a meno della scala di proporzione. Ma, volendo lo schizzo a «cala diversa dal modello, è facile trovare la lunghezza che dovrà avere il raggio nel disegno da eseguirsi con una semplice proporzione che si risolve praticamente moltiplicando la lunghezza del raggio (espressa in millimetri) per il denominatore della scala che ha il modello e dividendo per il denominatore della scala voluta per il disegno. Un esempio: supponiamo che la lunghezza •del raggio sia di mm. 60 nel modello che è a Scala fi00!)0»0' Volendo eseguire lo stesso a Scala -(,f' QQ0, avremo, secondo la regola enunciata, 60 = (millimetri) lunghezza del raggio, che sarà poi diviso'per ese-
guire lo schizzo in quattro parti, ciascuna avente la lunghezza di 2 centimetri.
LETTURA DELLE CARTE GEOGRAFICHE E TOPOGRAFICHE
Scala. — Le carte sono rappresentazioni* simboliche della superficie terrestre. Esse non rappresentano la Terra nella sua grandezza reale, ma in proporzioni ridotte (v. Cap. IY, pagg. 15-19). La scala è 1' elemento primo, di cui bisogna tener conto nello studio delle carte geografiche e topografiche.
L' Italia è tra gli stati civili uno dei meglio forniti di carte topografiche, eseguite, dopo vari decenni di acourato lavoro, dall' Istituto Geografico Militare, che ha sede in Firenze.(l) La carta topografica fondamentale del Regno è pubblicata iu fogli alla Scala 1: 100 000. Il lavoro topografico, o come si dice il rilievo del terreno, venne riportato su carte alla Scala 1: 50 000 e, per le zone più importanti, alla Scala 1: 25 000, che son servite per la costruzione della carta al 100 000. Anche le carte originali al 50 000, che si dicono quadranti, e quelle al 25 000 (tavolette) sono state pubblicate dallo stesso Istituto Geografico Militare.
Si fa uso della scala, quando si voglia misurare la distanza tra due luoghi. Il calcolo è agevole, allorché si tratta di trovar la distanza in linea retta. Con un po' di pazienza, non è difficile calcolare con approssimazione anche la distanza tra due luoghi, congiunti da una strada che segua un percorso irregolare (cioè con svolte), servendosi del compasso (a piccola apertura), oppure a mezzo d' un piccolo strumento, detto curvimetro. Con questo mezzo possiamo misurare la lunghezza d' un fiume, il perimetro d' un' isola, d' un lago o altre linee curve in genere.
(1) 1/opera, veramente mirabile, fu iniziata poco dopo l'unificazione del Regno: l'Istituto Geografico Militare venne fondato nel 1872.