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Disegno delle carte geografiche. — Stabilita la scala e tracciata la rete dei meridiani e dei paralleli, avendo innanzi il modello che si vuol disegnare, si comincia col tracciare il contorno delle terre emerse. Si procede in questo disegno, segnando anzitutto con crocette, ciascuno al proprio posto, tutti i punti in cui il contorno tocca i paralleli e \ meridiani, nonché i punti più importanti della costa (capi, punti di maggiore rientranza dei golfi., sbocco dei fiumi ecc.) entro la propria maglia del reticolato poi, cercando di mantenersi quanto più è possibile fedeli al modello, si traccia ciascun tratto di costa compreso fra un punto stabilito e il successivo. Si passa dopo a disegnare, con lo stesso sistema, il corso dei fiumi, il contorno dei laghi, i monti, le città e così via.
Simboli cartografici. — Le carte, in genere, non riproducono nel suo aspetto reale la superficie terrestre : i vari oggetti geografici vi sono rappresentati con segni convenzionali o simboli, di cui occorre conoscere almeno quelli di uso più comune e generale. A proposito sarà bene avvertire che non in tutte le carte sono adoperati gli stessi simboli per rappresentare i medesimi oggetti, ed è quindi necessario, per 1' esatta lettura delle carte, conoscere bene i simboli in ciascuna adoperati. Di solito i segni convenzionali hanno la lorp spiegazione al margine delle carte stesse.
Come si rappresentano le acque. — Nelle carte fisiche a colori il
mare si rappresenta di solito con colore azzurro. Presso le .coste e negli altri tratti in cui la profondità non sorpassa 1' isòbata <>> di 200 metri, è usata una tinta biancastra (ottenuta con sottili lineette bianche e azzurre alternate). Si susseguono di solito tinte batimetriehe sempre più azzurre, quanto più il mare è profondo. In tutte le rappresentazioni di simil genere, vi sono sempre segnati i numeri indicanti i punti di maggiore profondità..
In azzurro sono anche rappresentate le acque dei laghi. I fiumi sono disegnati per lo più in nero con linee che vanno sempre ingrossando, procedendo dalla sorgente verso la foce. Talvolta nelle carte fisiche è anche segnato con una piccola àncora il limite di navigabilità dei fiumi, e con un tratto nero che taglia trasversalmente il corso d' acqua le cascate e le rapide (v. pag. 39 e fig. 32). I corsi d' acqua temporanei, detti con parola araba uadi, caratteristici delle regioni calde e asciutte (Sahara, Arabia ecc.), sono segnati con una doppia linea tratteggiata (quasi ad indicare che l'àlveo è per lo più privo d'acqua corrente). I canali artificiali vengono rappresentati con una linea continua punteggiata da un lato (osservare per es. i canali derivati dai fiumi nel Piemonte e nella Lombardia) ; le paludi con sottili lineette disposte orizzontalmente (vedere per es. il tratto della
(1) Si dicono, con parola derivata dal greco, ilobate o curve batimetriehe le linee che congiungono i punti che hanno la stessa profondità sotto il livello del mare.