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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169
A
A, prep.che serve principalmente e di sua natura a indicare tendenza o direzione verso un termine od oggetto qualunque, sì nelle locuzioni proprie come nelle figurate, e corrisponde all'ai lat. Serve pure a moltissimi altri usi, nei quali VA non sempre corrisponde al lat. ad, ma talvolta al lat. a, ed altresì al lat. e prov. ad, nel signif. di con. Come ogni scrittore, Dante adopera questa prep. centinaia e centinaia di volte, e non si notano in questo luogo naturalmente che i principali usi e significati.
1. A talora per sfuggire l'incontro delle vocali e per miglior suono, prende la consonante d e diventa ad; Inf. n, 19; ix, 110,112; xvi, 182, ecc. - 2. Si unisce frequentemente agli articoli, e se ne formano le prepos. articolate al, allo, agli, alli, ai, alia, alle; per es. al, Inf. i, 31 ; il, 68,101, 131,137; in, 24, ecc. allo, all', Inf. n, 12. Par. in, 84; xxvi, 37; xxvir, 1, ecc. agli, Inf. i, 62; ni, 99, ecc. alli, Inf. vir, 55. ai, Inf. in, 63, 68. ecc. alla, all', Inf. i, 24, 42, 125; in, 19, 86, 114, ecc. alle, Inf. i, 121 ; li, 135, ecc. - 3. Talora la prep. a si tralascia avanti alcuni pronomi personali, ove l'uso più comune la richiederebbe; Inf. i, 81; xiv, 21; xix, 89, ecc. - 4. E parimente avanti gl'infiniti de1 verbi, per proprietà di lingua, talvolta si tace, affine di schivare il concorso delle vocali, e dare al verso una migliore armonia; Turg. i, 69. - 5. A indica il termine di movimento e di direzione verso un luogo, o verso una persona o una cosa; e in questo caso equivale talvolta alla prep. Verso, Fino a, tanto al proprio, quanto in locuzioni figurate; Inf. il, 118; v, 79. Par. vr, 17. -6. Posta dopo moltissimi verbi, che non hanno in sè idea esplicita di movimento, la prep. a serve a denotare l'oggetto, al quale si riferisce ciò che da essi verbi è significato, e forma nel costrutto un reggimento indiretto, equivalente per lo più al dativo latino; Par. iv, 44; xxxi, 63. - 7. Lo stesso ufficio presta la prep. a dopo moltissimi aggettivi. Inf. x, 47. Purg. xxvi, 104. - 8. Precedendo un nome o un infinito, la prep. a serve spesso a indicare lo scopo, il fine d'una cosa,
1. — Enciclopedia dantesca.