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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169
Accendere-Acciaiuoli
Accendere, dal lat. accendere, 1. Appiccar fuoco, Far ardere, Infiammare, nel signif. fisico e morale: Inf. vi, 75; ix, 119; xix, 25; xxm, 39; xxiv, 101; xxv, 83. Purg. v, 37; xxm, 29;xxvi, 28; xxvn, 18; xxix, 34. Par. I, 79.
2. Riscaldare eccessivamente : Inf. xiv, 38.
3. Illuminare, Rendere luminoso, Far lucente: Par. il, 101; in, 10; v, 129; xi, 19; xix, 5; xx, 4, 85; xxvn, 11.
4. Riferito alle passioni, agli affetti dell'animo, come Accendere amore, ira, odio, furore, oppure, d'amore, d'ira, d'odio, di furore e simili, vale Muovere, Risvegliare, Eccitare in uno questi e simili affetti: Purg. Vili, 78; xv, 106; xvm, 71; xix, 111; xxn, 11; xxm, 67; xxv, 13; xxvi, 29. Par. i, 83 ; li, 40; V, 9; x, 83; xiv, 50; xvm, 115; xx, 115; xxi, 8 ; xx, 47; xxiv, 82; xxvn, 110; xxix, 113; xxxiii, 99.
5. Nascere, Sorgere, Cominciar a vivere : Purg. iv, 6.
Accennare, da cenno, Far cenno; Purg. xxxiii, 14. - Accennare ad uno, in forza di Neut.; ed anche Accennare uno. in forza d'Attivo, vale Far cenno ad uno, Avvisare uno col cenno; Inf. in, 110; xvii, 5. Par.xxxiii,49.-Per Dare a divedere,Dimostrare; Par. xxi,45.
Accento, dal lat. accentus, Tono di voce esprimente i diversi affetti dell'animo; Inf. ni, 26. « Accento è il profferere, il quale facciamo alto o piano, acuto o grave o circunflesso : ma qui dico che erano accenti d'ira, per la quale si sogliono molto più impetuosi fare, che senza ira parlando non si farieno; » Bocc.
Accertare, att. Fare, Render certo alcuno di checchessia, Certificare; Par. xxn, 58. - E in forma di Neut. pass. Certificarsi, Assicurarsi, Rendersi certo; Purg. xii, 130; xvn, 1.
Acceso, e poeticam. anche accenso, Part. pass, di accendere, ne'varj significati del verbo; Par. i, 79.- Che arde o splende vivamente ; Purg. xxix, 34. - Acceso di una cosa, vale Desideroso, passionato di farla, o conseguirla; Par. xxxiii, 99. - Cfr. accendere.
Accettare, dal lat. acceptare, Ricevere con aggradimento una cosa, Acconsentire a ciò che ne vien proposto o dimandato ; Inf. XXVI, 71. Par. in, 101.
Accetto, dal lat. acceptus, Caro, Grato, Gradito; Par. xiv, 93.
Acciainoli, Famiglia guelfa di Firenze. Dante accenna Purg. xii, 105 a messer Niccola Acciaiuoli, famoso per le sue frodi al tempo della Potesteria di messer Monfiorito da Padova (1299); cfr. Dino Comp. Cron. i, 19. Del Lungo, Dino Comp. n, p. 78 e seg.