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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169

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a cura di Federico Adamoli

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   Accorso-Accostare
   17
   Accorso (Francesco <1') figlio del celebre giurista fiorentino Accorso da Bagnolo che visse nella prima metà del sec. XIII e venne in gran fama per le sue Chiose alle leggi. Francesco nacque in Bologna nel 1225 e fu professore di Diritto civile in quell'università. Invitato dal re Edoardo I si recò nel 1273 in Inghilterra, dove fu professore di leggi a Oxford. Eduardo re d'Inghilterra lo colmò di favori, onde nel 1281 ritornò ricco a Bologna e vi morì nel 1293. Cfr. Sarti M. De claris Archigymnasii Bononiensis pro-fessoribus; Boi., 1769. i, 176. - Fantuzzi, Scrittori Bolognesi, i, 141. Tirab. Lett. it. iv, 279-83. Dante lo pose nel suo Inferno tra' sodomiti, Inf. xv, HO. An. Sei.: « Spregiò i santi sacramenti e le cose divine. » Lan.: « Fu un gran legista bolognese. » Benv.: « Fuit etiam famosissimus doctor legum, qui laborabit morbo peioris et ardentioris febris, quam pater suus. » An. Fior.: « Fue messer Francesco, cittadino di Firenze, maculato ancora di questo vizio della Sodomia. » Serrav.: « Fuit civis Florentinus; stetit diu Bononie, legens in scholis leges et iura; valde valens fuit; glossavit leges ; fecit additiones; ultra glossas, fecit multa opera. » Tirab. 1. c., p. 283 : « Dante lo ha dannato all' inferno per troppo sozzo delitto, di cui però giova il credere, che contra ragione ei fosse dall'altrui invidia gravato. » Si dovrà invece credere che Dante fosse ben informato della cosa.
   Accorto, 1. partic. pass, di Accorgere; Inf. iv, 16;Xiv, 49; xxx, 19. Purg. i, 126; il, 67; iv, 16. Par. xvn, 79. - 2. E in forma d'Add. per Sagace, Avveduto, Attento, Destro, Sollecito; Inf. iti, 13; vili, 41; xii, 26; xxi, 130; xxxiv, 87. Par. xiv, 61. - 3. Figuratam. detto di tutto quello in cui s'adopera o apparisce accortezza; Inf. xiii, 120. - 4. Accorto di checchessia, per Esperto, Informato, Conoscente di checchessia; Inf. xii, 80. Purg. ix, 88; xxiv, 6. - 5. Fare accorto, vale Fare che altri s'accorga, Avvertirer, Far conoscere; Farsi accorto, vale Accorgersi; Purg. v, 54; ix, 131; xxx, 4.
   Accosclare, Neut. pass. Piegarsi sulle cosce abbassandosi; Cadere colle cosce sulle gambe ; Inf. xvm, 132. - Benv.: « Tangit morem meretricis quae unmquam quiescit in loco, imo est semper in continuo motu. » - Land.: « Che ora s' accosciasse, e ora stesse in pie, ha la sua allegoria; ma meglio è lasciare inviluppato nella sua oscurità quello che onestamente non si può esplicare. »
   Accostare, 1. in forma di Neut. pass, vale Avvicinarsi, Appressarsi, Porsi accosto; Inf. x, 29; xxi, 97; xxii, 46. Purg. vili,41; x, 11; xvi, 9; xxiv, 127. Par. xxi, 57 (dove però è probabilmente da leggere mi t'ha posta, col S. Cr., Vat., Beri., Caet., Cass., Fram.
   2. — Enciclopedia dantesca.