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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169
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fedele a Davide promosse la ribellione di Absalom, del quale si fece consigliere, e, il suo consiglio non essendo seguito dal figlio ribelle, si strangolò per dispetto (il JReg. xvii, 23). Dante lo ricorda tra'più infami seminatori di discordie, Inf. xxviii, 137.
Acmenide, Achaemenides, Greco da Itaca, accompagnò Ulisse nel suo ritorno da Troja. Ulisse lo lasciò in Sicilia, dove Enea più tardi lo trovò e lo prese seco (cfr. Virg. Aeneid. in, 414); Ecl. n, 82.
Acone, piviere o plebanato nella Val di Sieve, fra Pistoia e Lucca; cfr. Repettt i, 37. Di là i Cerchi vennero verso la metà del secolo xu ad abitare in Firenze; Par. xvi, 65.
Acqua, lat. aqua, liquido notissimo, formato dalla combinazione dell'idrogene con l'ossigene, che per accrescimento o diminuzione di calore passa allo stato di. vapore o di gelo.
1. Nel signif. proprio, per ogni sorta d'acqua naturale, potabile o no: Inf. vii, 103, 118, 119; vili, 16, 30; ix, 77; xiv, 134; xv, 3; xvi, 2, 92, 104; xvn, 20; xx, 66, 76; xxn, 24, 25; xxm, 46; xxiv, 51; xxx, 63; xxxii, 24, 32. Purg. il, 42,101 ; v, 110,118; vii, 98; xiv, 2; xv, 16; xvii, 33; xx, 3; xxii, 146; xxm, 36, 62, 116; xxvi, 21, 135; xxviii, 28, 36, 85, 98; xxix, 67; xxx, 73; xxxi. 12, 96, 102; xxxin, 116, 123. Par. il, 15, 35; ut, 11, 123; v, 75; vii, 124; ix, 47, 82, 114; x, 90; xiv, 2; xxiv, 57; xxv, 134; xxix, 109; xxx, 73, 109.
2. Acqua d'Elsa, Purg. xxxiti, 67, per il fiume dell'Elsa in Toscana, la cui acqua ha la proprietà d'incrostare i corpi che vi s'immergono; cfr. Targiont, Viaggi nella Toscana, v, 103. Loria, L'Italia nella D. C. it, 424. All'acqua d'Elsa, che ricopre di un tartaro petrigno ciò che vi s'immerge, paragona Beatrice i vani e mondani pensieri che impediscono Dante di riconoscere chiaramente ciò che gli è mostrato nella sua visione.
3. Acqua tinta, Inf. vi, 10, può essere pioggia nerastra, di che si forma poi la sozza mistura accennata nel v. 100 (così Benv., Land., Veli., ecc.), onde Pute la terra che questo riceve; o potrebbe anche essere il nevischio, che i Senesi chiamano tuttora acquatinta (così Fanf., Caverni, Br. B., Berth., ecc.). Ma il v. 12: Pute la terra che questo riceve non parla certo in favore di questa interpretazione. Il nevischio nò pute nè ingenera puzza.
4. Acqua, per qualunque Radunamento d'acqua; come Mare, Fiume, Lago, Fosso e simili; Inf. i, 24; xix, 107; xxvt, 139. Purg. i, 131; v, 95; vili, 57; xxviii, 121. Par. xi, 43.
5. E in senso figurato, Purg. i, 1. Par. n, 7, dove la visione della Commedia è paragonata ad un viaggio sul mare; Purg.W, 131, nel qual passo le acque della pace figurano i sentimenti e le opere