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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169

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a cura di Federico Adamoli

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   Acume-A damante
   28
   Acume dal lat. acumen: 1. Figuratam. per Vivezza, Forza penetrante di luce; Par. xxvill, 18; xxxm, 76.-2. E pure figuratam., riferito alle facoltà dell'intelletto ed agli affetti dell'animo, per Desiderio intenso ; Par. i, 84. - 3. Il primiero acume, Par. xxxti, 75, per La prima grazia comunicata da Dio all'uomo. Buti: « Ne la prima grazia, che Iddio dona a l'anima, quando la crea. »
   Acutamente, Con acutezza, Con finezza, Sottilmente, Con precisione; Par. xxiy, 95.
   Acnto, lat. acutus: 1. Appuntato, Aguzzo, Pungente; e riferendosi al taglio, vale Sottile, Ben affilato; Inf. xiv, 53; xxvn, 59, 132; xxxm, 35. Purg. xxix, 140. - 2. Dicesi di tutto ciò che termina in punta, e anche in qualche canto o spigolo, che abbia la figura d'angolo acuto; Inf. xxi, 34. - 3. Per similit. detto di checchessia, che, per l'impressione che fa sui sensi, sembri pungere come cosa acuta; Par. xxvill, 17. -4. Appropriato alla vista, all'udito, alla luce, ecc. serve a denotarne la squisitezza, la forza, ecc. Purg. xviit, 16. Par. xxvi, 70. - 5. Detto d'occhio o d'orecchio, vale anche Fisso, Intento; Par. xxii, 126. - 6. Figuratam., riferito alle facoltà della mente ed aifetti dell'animo, vale Sottile, Ingegnoso, Perspicace, Forte, Veemente; Purg. xviii, 106; xxiv, 110; xxv, 84.
   Ad, lo stesso che A preposizione, aggiuntavi la lettera d per isfuggire l'incontro delle vocali e per miglior suono; lat. ad. Dante l'usa sovente, e sarebbe superfluo il registrarne i passi. Per singole locuzioni cfr. la voce relativa, p. es. ad imo cfr. imo, ecc.
   Adagiare, Neutr. pass. 1. Porsi a sedere, Coricarsi, Riposarsi, Indugiarsi, Fare adagio; Inf. ni, 111 :« Batte col remo qualunque s'adagia, » che quasi tutti intendono col Buti, « qualunque non va tosto, » ossia s'indugia; alcuni, men bene, intendono che Caronte battesse le anime entrate nella barca, perchè lasciassero posto alle altre. G. Sene poi (Giorn. Dani, i, 334 e seg.) punteggia: « Batte col remo; qualunque s'adagia, » e spiega: «Batte col remo le onde; ognuna di esse si pone a sedere. » Ma qualunque vale ognuno che, e non equivale mai, mai al semplice pronome ognuno. - 2. Figuratam. per Appagarsi, Acquietarsi, Purg. xxv, 28, dove adage (per adagi) è desinenza usata anticamente eziandio in prosa.
   Adamante, voce poet., propriamente metallo, o qualsivoglia altra materia durissima; e nell'uso prendesi più comunemente per quella Pietra preziosa che si chiama Diamante. Dal gr. àSscfxas, lat. adamas ; Purg. ix, 105 (dove però invece di pietra di adamante i più hanno di diamante); Par. IT, 33.