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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169
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Adice-Adimari
si riguardi alla sua origine dal verbo pavire o calpestare ; che veramente cosa degna d'essere calpestata s'offre adesso a que' contriti il tesoro ove posero il cuore; » Perez, Sette Cerchi, p. 213.
Adice o Adige, notissimo fiume d'Italia che nasce nelle Alpi del Tirolo, e bagnando le città di Trento e di Verona, viene a sca,ricarsi nell'Adriatico; Inf. xii, 5. Purg. xvr, 115. Par. ix, 44. Per il primo passo, dove si accenna ai così detti Slavini di Marco cfr. mina; nel secondo passo la Lombardia, intesa nel modo antico, è detta il paese ch'Adige e Po riga; nel terzo passo l'Adice è nominato come confine occidentale della Marca Trivigiana.
Adimare, dal lat. ad imus : 1. Abbassare, Volgere a basso, Chinare; detto della vista, Par. xxyn, 77. - 2. Neut. pass, ed anche in forma di Neut. Discendere, Andare a basso; Purg. xix, 100, dove si parla della Lavagna, il più ragguardevole dei torrenti che discendono dalla Riviera di Levante, onde i Fieschi presero il nome di Conti di Lavagna.
Adimari, famiglia delle più antiche e più rinomate che abitassero il primo Cerchio di Firenze ; fu potentissima di consorterie e di aderenze; ricca di torri, castella e casamenti, che si distendevano lungo la via la quale si disse, e tuttavia si dice, Corso degli Adimari. Discesa dagli antichi marchesi di Toscana, pare si stabilisse in Firenze nel secolo XI, e si divise nelle famiglie Cavicciuli, Alamanneschi, Accorsi, Roberti, Boccaccini, Franceschi del Corso, della Trita,Rinieri, Bonaccorsi di San Cristofano e Boccacci. A questa famiglia guelfa apparteneva quel Tegghiajo Aldobrandi, che Dante pose nell'Inferno tra'sodomiti ; Inf. xv, 41; cfr. Aldobrandi. Il Villani (iv, 11) annovera gli Adimari tra le case de' nobili del quartiere di Porta San Piero, e dice che « furono stratti di casa i Cosi che oggi abitano in Porta rossa, e Santa Maria Nipotecosa feciono eglino; e bene che sieno oggi il maggiore legnaggio di quello sesto e di Firenze, non furono però in quelli tempi (nel sec. XI) de'più antichi. » Si crede che Dante intenda di questa famiglia nei terribili versi Par. xvi, 115-120. « Ma questa opinione ò poco probabile, perchè la schiatta degli Adimari non venne su di piccola gente, ma di famiglia antica e potente ; » Lord Vernon, Inf. voi. il, 402. Eppure questa è l'opinione del più degli antichi commentatori, o veramente di tutti (chè i Cavicciuli nominati qui da Lan., Buti, ecc. erano un ramo della famiglia degli Adimari, nominati come V oltracotata schiatta dall' Ott., Petr. Dant., Post. Cass., Falso Bocc., Benv., An. Fior., Serrav-, Land., Tal., ecc.), onde essa è piuttosto assai probabile. Benv.: « Isti vocantur Adimari, et