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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169

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a cura di Federico Adamoli

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   ap. Gigli, 257-59. - 2. Neut. pass. Cedere, Venir meno, Lasciarsi abbattere; Purg. xi, 19. Lan.: « si piega e conforma a chi, e per chi la tenta. » Benv.: « inclinatur et comprimitur ad terram. » Buti: « si vince. » Tom.: « doma. » Br. B.: « resta abbattuta. »
   Adontare, Neut. pass., e talora anche Neut. Recarsi ad onta, Sdegnarsi, Crucciarsi; Inf. vi, 72 (Buti: « n'abbi onta e dispetto; » meglio Bl. : « se ne vergogni, o sdegni ») ; Purg. xvii, 121.
   Adoperare, adoprare, e poeticam. anche adovrare ; l.Att. Mettere in opera, Fare, Agire; Purg. xvii, 102.- 2. E per Fare effetto, Avere efficacia; Purg. xxviii, 131.- 2. Neut. Fare opera, Operare, Agire; Inf. xxiv, 25.
   Adorare, dal lat. adorare, Att. 1. Venerare con atti d'umiltà e di devozione Iddio; Inf. iv, 38.-2. Fare orazione, Orare, Pregare per.... Purg. v, 71. Par. xviii, 125.
   Adorezzare, « Neut. Esser rezzo, Far ombra. Da orezzo e dallo prep. a. » Così la Cr. che del verbo adorezzare arreca il solo esempio Purg. i, 123, dove veramente quasi tutte le edizioni e quasi tutti i commentatori (Buti, An. Fior., Serrav., Land., Tal., Veli., Dan., Voi., Vent., Lomb., Port., Pogg. e giù giù sino al Corn., mentre i più antichi, Lan., Ott., Petr. Dant., Post. Cass., Falso Bocc., ecc. non accennano alla lezione da loro seguita) lessero il verso: « Dove adorezza poco si dirada, » spiegando: Dove fa rezzo, cioè ombra. Così spiega anche Benv., benché legga ad orezza. Il solo Veli., pur leggendo ove adorezza, spiega: « nel qual venteggia, perchè ora è vento; e siccome dal vento diciamo venteggia, così da l'ora diremo adorezza et adorezzare. » Veramente, se la rugiada pugna col sole, v. 122, il luogo non può essere ombroso. Probabilmente è da leggere:
   Quando noi fummo dove la rugiada Pugna col sole per essere in parte Ove, ad orezza, poco si dirada....
   Ad orezza (che alcuni leggono anche ad aurezza e ad orezó) vale Al vento, All'aria fresca (cfr. orezza, e Purg. xxiv, 150), ed il senso è : Dove la rugiada resiste ai raggi del sole per essere in parte dove, al venticello o all'aria fresca ed umida del mare, può mantenersi più a lungo. Cfr. C. Ricci, « Ad orezza. » Nota dantesca. Estratto dal giornale « Lettere ed Arti » N. 19 (s. 1. et a.).
   Adornamento, l'Adornare, Ornamento; Purg. xii, 51. Conv. i, 10, 66, 70.
   3. — Enciclopedia dantesca.