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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169
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Adornare, dal lat. adornare; 1. Att. Ornare, Abbellire Par. i. 63. ix, 106. x, 106. - 2. E figuratam. Canz. « Le dolci rime d'amor, ch'io solia, » v. 121 : « L'anima, cui adorna està bontate;» Purg. xii, 82. - 3. E Neut. pass. Purg. xxvn, 103,107. Par. xxxi, 10.
Adornezza, astratto di adorno, Ornamento, Leggiadria, Bellezza; Canz. « Voi che, intendendo, il terzo ciel movete, » v. 50.
Adorno, Add. Adornato, Ornato, Bello, Leggiadro; ed usasi così nel senso proprio come nel figurato; Purg. IX, 54; x, 31; xxv, 93; xxx, 24, 110. Par. xvm, 63; xxvn, 70.
A dosso, cfr. addosso.
Adovrare, cfr. adoperare.
Adrasto, ASpaaxoc;, figlio di Talao e di Lisimaca, re degli Argivi; discacciato da Anfiarao ricoverò presso Polibio, suo nonno (Herod. v, 67. Pind. Nem. ix, 14), fece poi accordo col nemico, cui diede Erifile sua sorella in moglie. Le sue due figlie, Deifile ed Argia, andarono spose l'una a Tideo, l'altra a Polinice, due dei sette che assediarono Tebe, del cui numero fu pure Adrasto; cfr. Hom. II. iv, 382 e seg. xxm, 346. Aeschyl. Sept. c. Theb.; Apollod. ih, 6, 7. Dante ricorda Adrasto e le sue figlie Conv. iv, 25; cfr. Stat. Tlieb. i, 395-681. Vedi gli art. Argia, Deifile, Diomede, Tideo.
Adriano, forma antica e poetica per adriatico. La « casa di Nostra donna in sul lito Adriano, » Par. xxi, 123, potrebbe essere, come intendono quasi tutti gì' interpetri, il chiostro e chiesa di Santa Maria in Porto o di Classe presso Ravenna. Ma questa casa fu fondata da Pietro Peccatore degli Onesti nel 1096; dunque Pier Damiano, morto nel 1072, non potè mai esservi. Forse v'era però già prima nel luogo stesso una qualsiasi casa o chiesa di nostra Donna. Altre interpretazioni, secondo le quali la casa di nostra Donna in sul lito Adriano sarebbe la Santa Casa di Loreto (Mon. Leopardi, Autobiografia, p. 392 e seg.), o Maria di Portonovo sotto il monte Cònero presso AncoDa (V. Cotini, S. Pier Damiani, ecc., Ancona 1865) sono inammissibili; cfr. Ricci, Rifugio, p. 124 e seg. Vedi gli art. Damiano e Peccatore, Pietro.
Adriano : Ottobone Fieschi dei conti di Lavagna, genovese, nepote di papa Innocenzo IV, nel 1264 legato di Clemente IV in Inghilterra, eletto papa il 12 luglio 1276. Si chiamò Adriano V, ma non tenne la S. Sede che 38 giorni, essendo morto a Viterbo il 18 agosto 1276 ; cfr. Pottiiast, Regest. Pont. Rom. Beri., 1874,