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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169

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a cura di Federico Adamoli

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   Adriatico-Adultero 35
   p. 1709 e seg. Gregorovius, Boni, v, p. 464 e seg. Dante lo pone nel quinto girone del Purgatorio a purgarsi dall'avarizia, Purg. xix, 84-114. « Sic Adrianus papa V, dum fuit cardinalis et in mi-noribus constitutus, fuit avarissimus, avaritia plenus, et semper congregavit, divitias composuit, nec poterat satiari; » Serrav.
   Adriatico, il mare che riceve i fiumi del sinistro lato d'Italia; Vulg. El. i, 10.
   Adro, ordinariamente atro, dal lat. ater, per Lurido, Sozzo; Purg. xxx, 54.
   Aduggiare, propriam. Far uggia, Far ombra, Adombrare ; Inf. xv, 2; e figuratam. Purg. xx, 44,
   Adulatore, lat. adulator, chi parla od opera secondo il genio d'alcuno, a fine di piacergli; chi loda alcuno non per coscienza, ma per gratificarselo, ed anco affatto fuor di ragione. Dante pone gli adulatori nella seconda bolgia dell'ottavo Cerchio infernale, dove giacciono nello sterco, indizio dello sporco servilismo al quale si abbandonarono, e si rammaricano sommessamente; Inf. xviii, 100-136. « Et hoc est quod bene advertendo et moraliter contemplando, vere in stercore possunt adaptari esse hujusmodi adulatores et in foetore, alienum plerumque petendo, id dicendo et asserendo quod non sit.... Tamen distingue inter adulatores; nam non omnis adulatio est pec-catum mortale. Nam, cum quis attribuit alicui bonum quod non habet, vel niinis extollendo bonum quod habet, peccat venialiter; sed cum, adulando, quis approbat malum quod quis habet et facit, peccat mortaliter. Et de talibus hic loquitur auctor. » Petr. Dant.
   Adulterare, lat. adulterare, Contaminare con adulterio, Alterare, Falsare, Profanare; Inf. xix, 4.
   Adultero, lat. adulterium, Violazione della fede coniugale. Dante 1' usa figuratam. Par. ix, 142, dove parecchi codd. ed alcune ediz. leggono adulterio. Adultero per adulterio si usò anticamente anche in prosa. Con questa voce Dante significa il mal governo dei papi. Il passo citato è spiegato diversamente: 1. Presto morirà papa Bonifacio VIII che è adùltero; così Ott., Cass., Benv., Serrav., Land., Tal., Bìag. (il quale vuole che adultero stia qui per adùltero), Greg., Com., ecc. - 2. Dante allude qui al trasferimento della sede pontificia in Avignone per Clemente V ; così Buti, Lomb., Benncs., Witte, ecc. - 3. Dante allude alla venuta in Italia di Arrigo VII imperatore; così Veli., Vent., Frane., ecc.-4. Il Poeta esprime anche qui, come tante altre volte nel Poema, la sua speranza in un futuro liberatore d'Italia ; così Tom., Br. B., Irat., Andr., Cam., ecc.