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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200
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Macedone - Maconi
noscere in lui un inquieto desiderio di arrivare al possesso della verità, sì che per questa si reca a debito di confessare aperto ed anzi lietamente il suo errore, quello almanco che gli parve tale dopo più matura considerazione. » Cfr. Bottagisio, Osservazioni sopra la fisica del Poema di Dante, Verona, 1807; nuova ediz. curata da G. L. Passerini, Città di Castello, 1894, pag. 51 e seg. Tre les-zioni di Iacopo Mancini Poliziano, nell'Accademia degli Aggirati detto il Confuso. Sopra alcuni versi di Dante intorno alle Macchie della Luna, Genova, 1590. Varchi, Lezioni sul Dante, I, 471-503.
Macedone, lat. Macedo, Agg. Di Macedonia. Alessandro re Macedone per distinguerlo dal Fereo; Mon. li, 9, 44, 53; cfr. Lucan. Phars. vili, 692.
Ma che, cfr. Ma.
Macigno, da Macina, e questo dal lat. machina, quasi ma-cliineus (cfr. Dìez, Wòrt. n3,43), Pietra bigia, non tanto dura quanto il marmo, ed anzi che no renosa, della quale si fanno macini da mulino e concii per gli edificii. Usato per Pietra generalmente : Inf.xv, 63. Purg. xix, 48. Sul primo di questi passi cfr. tenere.
Maciulla, frane, aut. maque; etim. incerta (cfr. Diez, Wòrt. li3, 44). Rammenta Macerare e Ammaccare, più che Machinula. Strumento di due legni, l'uno de'quali ha un canale, in cui entra l'altro, e con esso si dirompe il lino o la canapa, per nettarla dalla materia legnosa; Inf. xxxiv, 56.
Macometto, cfr. Maometto.
Maconi, Nome della famiglia della quale nacque quel Lano che Dante pone tra gli scialacquatori, Inf. xm, 120; cfr. Lano. -« Questa casa fu tra le più antiche di Siena, e le diè il nome quel Macone che sedè Console nel 1163 e 1169. La stessa dignità fu conseguita da Bartolommeo suo figlio nel 1176; e poi non poche volte da Abramo di Americo, da Bonricovero, Uggieri e Maconcino, tutti della stessa famiglia. Bartolommeo di Rinaldino dopo di aver tenuto il Consolato nel 1193 e nel 1203, ebbe la più cospicua carica di Potestà da quest'anno al 1210; e Maconcino giudice, che fu console nel 1197, fu mandato a prender possesso di Montelatrone nel 1208. Fu famoso ai suoi tempi messer Federico di Tinaccio, che perì gloriosamente durante l'assedio di Brescia nel 1238, dove militava sotto le bandiere imperiali : messer Cristoforo fu molto adoperato nelle faccende dei ghibellini che precederono la battaglia di Mon-