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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   1186 Malebranche - Malestrno
   quanto Male sacco, o veramente Male valige. » - Boss.: « Bolgia, quasi borsa, vale cavità: e il loro complesso è appellato Malebolge, che suona campo di cavità continenti spiriti mali. »
   Malebranche, da Mala e Branca, Nome dei diavoli che nella quinta bolgia afferrano cogli uncini e straziano i barattieri. E usato senza l'articolo: lnf. xxi, 37; xxiii, 23; xxxiii, 142; coli'articolo : lnf. xxn, 100. - Benv.: « Diaboli habentes malas branehas, quia ha-bent ungues curvatas ad rapiendum ; et vere sunt malse branchie, unde va illis qui perveniunt ad manus eorum. » - Buti : « Questo è il nome di tutti quelli demoni che sono posti a tormentare quelli, che hanno avuto male mani ad unciare, e pigliare danari e doni di quello che non si dee pigliare; e però finge l'autore uno nome comune a tutti. » - Gelli: « Chiama tutti quei demonii Malebranche, per aver tutti le ugne curvate da rapire e tenere. » - Ross.: « Se rammentiamo che la personificata Frode ebbe le branche pelose e coda velenosa, tosto vedremo che le Malebranche son figure delle mani avide. »
   Maledetto è Maladetto, dal lat. maledictus, Che lia avuto maledizione, o merita d'averla; lnf. vi, 8, 109; vii, 8; vili, 38, 95; xi, 19. Purg. xiv, 51 ; xx, 10. Par. ix, 130;xxix, 55. Fii. ÌV.xxxviii, 10.-I maledetti sono denominati i diavoli della quinta bolgia; lnf. xxn, 42. - I Maledetti nei nuvoli forviati sono i Centauri, secondo la mitologia figli di Issione e della Nuvola; Purg. xxiv, 121.
   Maledire, dal lat. maledicere, Imprecar male, Abbominar con parole, Svillaneggiare. Per iperb. di cosa infausta, la quale non si vorrebbe che fosse stata o che fosse; Son.: «Io maledico il dì ch'io vidi in prima, » v. 1, 5, 9.
   Maledizione e Maladizione, dal lat. maledictio, Imprecazione, Esecrazione; contrario di Benedizione. E per Atto di scomunica, ch'era in antico d'una formula piena di maledizioni; Purg. ili, 133, nel qual luogo si ragiona conforme la dottrina della Chiesa che in causa della sola scomunica non si perde irremissibilmente la grazia di Dio. - Fra Giord., Pred., 1 : « La scomunicazione dà pur pene temporali, non altro; non lega a inferno, e non ti può torre Paradiso. »
   Malestrno, dal lat. mala struo, Macchinatore di male; Conv. iv, 27, 87. Secondo altri malestruo deriva dal prov. malestruc e vale Nato sotto cattivo astro. Cfr. Ra.ynouard, Poes. des Troxibadours, ii, 194; iv, 91. Monti, Prop. n, 2, p. xlix.