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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200
1194 Manfredi, Alberigo de'-Mangiadore, Pietro
nkvento). Di lui Vill. vi, 46 : « Il detto re Manfredi fu nato per madre d' una bella donna de' marchesi Lancia di Lombardia, con cui lo 'mperadore ebbe a fare, e fu bello del corpo, e come il padre, e più, dissoluto in ogni lussuria: sonatore e cantatore era, volentieri si vedea intorno giocolari e uomini di corte, e belle concubine, e sempre vestìo di drappi verdi; molto fu largo e cortese e di buon aire, sicché egli era molto amato e grazioso; ma tutta sua vita fu epicuria non curando quasi Iddio né santi, se non a diletto del corpo. Nimico fu di Santa Chiesa, e de' cherici e de'religiosi, occupando le chiese come il suo padre, e più ricco signore fu, sì del tesoro che gli rimase dello 'mperadore e del re Currado suo fratello, e sì per lo suo regno ch'era largo e fruttuoso; e egli, mentre che vivette, con tutte le guerre eh' ebbe colla Chiesa, il tenne in buono stato, sicché '1 montò molto di ricchezza e in podere per mare e per terra. Per moglie ebbe la figliuola del dispoto di Romania, ond'ebbe figliuoli e figliuole. » Cfr. Cesare, Storia di Manfredi, Nap., 1837. Muench, Koenig Manfred, Stoccarda, 1840. Riccio, Alcuni studii storici intorno a Manfredi e Corradino, Nap., 1850. Schirrmacher, Die letzten Hohenstaufen, Gottinga, 1850. Capasso, Hist. diplomatica regnis Sicilice, Napoli, 1874. Manni, Storia del Decam., p. 209 e seg. Negroni, La tomba di re Manfredi, nell'Alighieri i, 97 e seg. De Chiara, Dante e la Calabria, Cosenza, 1894, p. 66-104. Dante pone il re Manfredi nel suo Antipurgatorio, Purg. in, 112; e lo ricorda con lode, Vulg. El. i, 12, 17.
Manfredi, Alberigo de', cfr. Alberigo.
Manfredi da Vico, personaggio menzionato da Dante qual tipo che vanno superbi de'loro antenati; Conv. ìv, 29, 12. Giul.: « Costui, che discese da'signori di Sirimpopoli presso Viterbo e qui è ricordato per una qualsiasi persona, dovette essere uno di que'vanitosi che, pur avendo in Roma la dignità di Prefetto, credeva di meritare questo titolo, non per altro, se non perchè indi faceva rammentare alcuno de' suoi maggiori, il quale aveva con lodate e cospicue opere ottenuto V ufficio della Prefettura. »
Manfredi, Tebaldello o Tribaldello, cfr. Tebal-
dello.
Mangiadore, Pietro, lat. Petrus Comestor o Manduca-tor, scrittore eeclesiastico del secolo XII, nativo di Troyes nella Sciampagna, dove fu Decano di quella Cattedrale, finché fu eletto cancelliere dell'Università di Parigi (nel 1164). Nella sua vecchiaja