Stai consultando: 'Enciclopedia Dantesca Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z', Giovanni Andrea Scartazzini
Pagina (50/1033) Pagina
Pagina (50/1033)
Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200
1218
simbolo dell'autorità ecclesiastica, il perfetto uomo di Chiesa, l'archetipo del sacerdote. Così in germe già il Buti (ii, 766, 823 e seg.) e Y. Barelli (Alleg. della Div. Coni., 146); quindi decisamente Scartazzini, Comm. Lips. ir, 615 e seg.Jahrbuch, iv, 470-80), A. Ga-lassini (I Cieli danteschi, Fir., 1894, p. 22 e seg.), ecc.
Matematico, Agg., dal lat. matliematicus, e questo dal gr. {ia&Y][iaTi%óg, Di matematica, Che appartiene a matematica, ossia alla Scienza della quantità; Conv. IV, 9, 33.
Matematico, Sost. Colui che professa matematica; Conv. iv, 5, 44.
Matèra, contratto di Materia; Purg. xviii, 37; xxn, 29. Dante non usa questa forma che in rima.
Materia, dal lat. materia: 1. Subietto di tutti i composti, o sensibile o intelligibile; Tutto ciò che è esteso, inerte, solido; Sostanza dei corpi, i caratteri, o le proprietà della quale sono: la Estensione, la Impenetrabilità, e l'Indifferenza al moto od alla quiete, detta anche Inerzia; Inf. xxv, 102, 125. Purg. xviii, 30, 50; xxv, 51. Par. i, 129; il, 75; vii, 136; xvii, 38; xxix, 22. Conv. il, 15, 69,76; ni, 8, 45, 47. Mon. il, 2, 10, 13, 16, 21, 23. - 2. Materia prima, è (definisce il Rosmini) « una forza estesa, la quale è in polena a, ad avere una quantità determinata d'estensione; b, ad avere una determinata figura; c, ad esser divisa in parti, ciascuna delle quali ha la sua quantità determinata e la sua figura ; d, ad avere un determinato sensibile. » Per i Peripatetici Materia prima è una certa sostanza informe ed imperfetta, indifferente a costituir checchessia, la quale riceve, nella mutazione naturale e quotidiana dei corpi, dai naturali agenti ora queste ora quelle forme sostanziali, per le quali si perfeziona e determina, tal che divien pietra o pianta, ecc., e che, cessando tali forme, resta materia adatta tuttavia a ricevere forme sostanziali nuove; Conv. in, 15, 49; iv, 1, 50. (Il problema, al quale Dante allude in questo luogo, fu dagli Scolastici così definito : Utrum materia facta sit ad rationem sive ad exemplar ali-quod). - 3. Materia, nel senso teologico, per Oggetto d'un voto; Par. v, 52, 54. - 4. E per il Soggetto intorno al quale altri scrive e parla; Purg. ix, 71; Xii, 87. Par. i, 12, 27; x, 27; xxx, 36. Vit. N. vili, 39; xiii, 33, 44; xvii, 5; xviii, 40, 42; xxn, 40; xxv, 32. Mon. lì, 2, 1.-5. Dare materia, vale Porgere occasione; Inf. xx, 2. Purg. xxii, 29.
Materialissimo, Superi, di materiale, Di materia; Conv. in, 7, 45.