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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200
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Matteo d'Acqua sparta - Maturità
Evangelisti. Il suo Vangelo è citato: Conv. ìv, 16, 82; ìv, 22, 125 e seg. Vulg. El. i, 12, 28 (cfr. Matth. v, 22). De Mon. ni, 3, 58, 68; in, 4, 60; ili, 7, 1, 7 ; in, 8, 5; in, 9, 47, 88; iii, 10, 74.
Matteo d'Acquasparta, cfr. Acquaspakta.
Mattia, da matto, Mattezza, Balordaggine, Sciempiezza, Sciocchezza; Inf. xx, 95; cfr. Casalodi.
Mattia, lat. Mathias, gr. Mcafrtag, dall'ebr. fT1 JHD = Dono
di Dio, Nome del discepolo di Cristo che fu eletto Apostolo nel luogo di Giuda Iscariote (cfr. Act. Ap. I, 21-26); Inf. xix, 94. De Mon. li, 8, 49.
Mattina, dal lat. matutina (scil. liora): 1. Sost. La parte del giorno dal levar del Sole fino a mezzodì; Inf. xv, 52. Purg. ix, 14. -2. Da mattina, posto avverb., per In sull'alba, Nell'aurora e sim. Par. xxxi, 118.
Mattinare, da mattina, propriam. Far la mattinata, Cantare alle finestre della persona amata. E figuratam., per Dire il mattutino, Cantare a Dio, sposo della Chiesa, nell'ora mattutina; Par. x, 141.
Mattino, dal lat. matutinum : 1. Mattina; Inf. i, 37; xxvi, 7. Purg. il, 13. - 2. E per Levante; Inf. xxvi, 124.
Matto, dal lat. mattus o matus, ebbro; gr. [iaxaicg, che vale lo stesso; ted. matt, debole, languido (cfr. Diez, Wòrt. il3, 46):
1. Pazzo, Stolto; Inf. xi, 82; xxviii, 111. Purg. ili, 34. Par. v, 80.-
2. Per Imprudente, Inconsiderato; Par. xvii, 64.
Mattutino, dal lat. matutinus, Da mattina; Purg. I, 115; xii, 90. Par. xxxii, 108.
Maturare, dal lat. maturare, Il venir de' frutti a quella condizione che li rende sani e piacevoli. 1. Per Dar fine, compimento; Purg. xix, 91, 141. - 2. Per Ammollire, Render mite ed umile, come la pioggia ammollisce le frutta cadendo; Par. xiv, 48, nel qual luogo maturi è fuor di dubbio la vera lezione, quella della gran maggioranza dei codd. e comment. ant., mentre l'altra marturi ha il suffragio di pochi codd., del Barg., ecc. (cfr. Moore, Criticism, 307). -
3. Neut. pass. Ridursi a maturità; detto figurat. Par. xxv, 36.
Maturità, dal lat. maturitas, Qualità di ciò eh'è maturo. Fig. per Saviezza, Senno; Conv. ìv, 27, 18, 19.