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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   gluomini ciechi e mutoli edisensati esmemorati che paione istatue e fanno perdere il corpo ellanima dichi vive in questa ciechitade. »
   - Benv.: « Alii dicunt quod Medusa figurat terrorem in generali, et ista espositio est optima et verissima; nam terror maxime im-pediebat autorem, sicut jam patuit in fine capituli proxime prsece-dentis. Si enim terror revocabat autorem ab ingressu generali et facili inferni, sicut ostensum est clare II capitulo huius libri, quanto fortius ab ingressu arduissimo istius fortissima civitatis, quai est murata ferro, et habet tot inilia daìmoniorum, et tot terribilia mon-stra ad custodiam sui ! Ergo ad propositum,.... volunt dicere istse furiffi: non possumus uti fortioribus armis ad arcendum istum retro, quam terrore, quia terror facit hominem stupidum, saxeum; ergo sola Medusa fortis armatura sufficit ad expugnandum et fu-gandum istum fortem bellatorem ne triumphet gloriose de nobis. »
   - Buti: « Medusa significa dimenticagione et ignoranzia; e questa è la bestialità che viene da malizia.... Medusa è quella che fa diventare l'uomo pietra; cioè indurato e ostinato nel peccato, sicché mai non ne può uscire. » - Barg.: « Per Medusa dobbiamo intendere i beni mondani ; per lo suo viso e capo tanto adorno, quanto già ebbe, intendiamo lo splendor di quei beni, al quale chi guarda, mettendo loro affetto, comunemente con ogni astuzia e malizia si sforza di ottenerli ed indi indura, ostinato diventa, ed incorrigibile nel suo vizio. » - Così pure Land., Veli., e parecchi moderni. -Buonanni: « Venga Medusa, cioè venga la potestà, e fortza, la quale signoreggia la ragione indotto eh'è Phabito. » - Pare che Medusa figuri piuttosto il dubbio, il quale ha la virtù di render l'uomo insensibile come pietra (vedi in proposito i nostri commenti ad Lnf. ix, 63). Cfr. Galanti, La Medusa del Canto IX dell' lnf., Prato, 1882. Negroni, L'Allegoria dantesca del Capo di Medusa, Bologna, 1882. Galanti, Breve risposta ad una lettera del Negroni avente per titolo « LJallegoria dantesca del Capo di Medusa, » Prato, 1882.
   Mee, cfr. me.
   Megera, gr. Méyaipoc, cioè Nemica: Una delle tre Furie; Lnf. IV, 46; cfr. Virg. Aen. xn, 846.
   Meggio, Detto per la rima in luogo di Meglio; Cane, (apocrifa) : « Giovene donna dentro al cor mi siede, » v. 40.
   Meglio, dal lat. melius, Avv. comparativo, e vale Più bene, e gli corrisponde talora la particella Che; lnf. xiv, 101; XVI, 18; xxiv, 59. Purg. vii, 88; xx, 72; xxvi, 75; xxix, 72. Par. X, 38; xi, 96; Xin, 71; xv, 66; xvi, 52, 72; xxvi, 104.