Stai consultando: 'Enciclopedia Dantesca Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z', Giovanni Andrea Scartazzini
Pagina (74/1033) Pagina
Pagina (74/1033)
Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200
Metro, dal lat. metrum, e questo dal gr. (ièxpov: 1. Misura, Par. xxviii, 9.-2. Per Verso, o Componimento poetico; Inf. xxxiv, 10. -
3. Fig. Modo di parlare, Tenore; Inf. vii, 33; xix, 89. (Ogni parola ha la sua misura anco nel linguaggio non metrico, e in origine il metro, cioè la quantità, facevasi non in soli i versi sentire). -
4. Senza metro, per Senza misura, Eccessivo, Cosa smisurata; Purg. xxvii, 51.
Metropolitano, dal lat. metropolita, basso lat. metropoli-tanus, Agg. di metropoli; aggiunto della principal chiesa o della città principale della provincia. In forza di sost., vale Arcivescovo d' una metropoli ; Par. xn, 136.
Mettere, dal lat. mittere, V. a. e neut. ass. di vario significato e copioso di maniere. I signif. più ovvii sono Porre, Collocare, Introdurre, ecc. Questo verbo si trova nella Div. Covi. 66 volte, 27 neWInf., 18 nel Purg. e 21 nel Par., cioè: Inf. ni, 21; iv, 23; xn, 2; xm, 127; xiv, 73; xix, 72; xx, 76; xxi, 39; xxii, 40, 53, 66, 105; xxiv, 137; xxv, 56; xxvi, 54, 100, 109; xxix, 110; xxx, 72, 84; xxxi, 122; xxxii, 36, 67, 93; xxxiii, 33, 55; xxxiv, 10. Purg. i, 63; in, 125; x, 90; xm, 154; xvi, 65; xvii, 60, 117; xviii, 108, 141; xxiy, 61; xxv, 94 ; xxvii, 15, 46; xxviii, 54; xxix, 16, 42; xxxii, 143; xxxiii, 13. Par. li, 5, 13; iv, 91; v, 95; vii, 21 ; vili, 84; ix, 19, 66; x, 25, 59, 113; xn, 86; xvii, 101; xx, 109; xxiv, 63; xxv, 109; xxvi, 21; xxviii, 131; xxx, 65; xxxiii, 132. Tra i tanti e diversi, notinsi alcuni pochi significati ed usi: 1. Mettere, per Commettere, Affidare, e sim. Par. li, 13. - 2. Mettervi, per Perdervi, Spendervi; Purg. xiii, 154, nel qual luogo però la lezione è disputabile, esistendo accanto alla lez. vi metteranno, l'altra: vi perderanno. Il Caverni, Voci e Modi, 81 : « Qualche amanuense, di quei tante volte ripresi da' Deputati, che non intendendo l'uso della lingua toscana, mutavano a loro posta ne'libri parole e modi, sostituì lì perderanno invece di metteranno. Ma Metterci di suo in una impresa, o rimetterci, vale, secondo l'uso toscano, scapitarci. » L'uso toscano lo avranno conosciuto anche Benv., Buti, ecc., ed in ogni caso VAn. Fior., che con altri hanno vi perderanno, lezione che il Moore (Critic., 389) trovò in 77 codd. Ambedue le lezioni ponno stare, e forse risalgono ambedue allo stesso Poeta. L'uso toscano non ha qui che vedere. Il più dei codd. ha però vi metteranno, e così pure le prime 4 ediz., Ott., Veli., ecc. - 3. Mettersi, per Entrare ; Par. li, 5; v, 95.-4. Mettersi, Riferita l'azione a pensiero, significa Entrare, Destarsi nella mente; Purg. xviii, 141.-5. Riferita l'azione ad Amore, per Intenderlo intero in alcuno, Volgerlo tutto ad al-