Stai consultando: 'Enciclopedia Dantesca Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z', Giovanni Andrea Scartazzini
Pagina (954/1033) Pagina
Pagina (954/1033)
Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200
2122 Vestigio-Vestire
secus autem sunt lupi rapaces. » - 8. E per II corpo dell'uomo, quasi Veste dell'anima; Purg. I, 75. Vit. N. xxv, 75, 77. - 4. E per La luce che circonda le anime dei Beati; Par. xiv, 39. - 5. Doppia vesta, vale La beatitudine dell'anima e del corpo dopo la risurrezione Par. xxv, 92 (cfr. ivi v. 127: cfr. Stola, § 2), nel qual luogo il Poeta allude a quel di Isaia lxi, 7 e 10: « In terra sua duplicia possidebunt.... induit me vestimentis salutisi et indumento iustiti® circumdedit me. »
Vestigio, lat. vestigium, al plur. vestige e vestigie ; Segno impresso nel suolo dai piedi dell'uomo, o degli animali, camminando; Orma, Pedata. (Tom., Diz. Sin. 2640: « Vestigio, la traccia che lasciava lo strascico della veste; poi venne a dire ogni traccia. Vestigi avanzi degli antichi monumenti o d' altre cose, non orme. Vestigi, le antiche tradizioni. Questa è la più comune forma del plurale, e più secondo l'analogia italiana: Le vestigia, però, non è in tutto fuori dell' uso, com' è le vestigie, e ancora più le vestigge e il vestiggio. Ma direbbesi piuttosto seguire i vestigi d'un uomo, in senso affine a imitarlo, o anche a esplorarlo; e, le vestigia della tradizione; ne io chiamerei queste vestigi, vestigia quelli .-Vestigio è l'impronta lasciata da un corpo sul luogo onde passò e dove stette; traccia è linea, qualunque sia, dell'oggetto, impressa o descritta comechessia su altro corpo. Non ogni traccia è vestigio, perchè l'impressione de' corpi non sempre lascia impronta. - Il vestigio indica il luogo dond'uno è passato; la traccia indica parte della via ch'egli ha fatta »). 1. Sign. propr. Purg. xxvi, 106. Par. xxxi, 81. Mon. n, 3, 30. Conv. ìv, 7, 52, 55. - 2. Vestigge, colla consonante raddoppiata, come da Figit, Figge; Purg. xxxm, 108. - 3. Fig. per Memoria, o simili, Inf. xxiv, 50. - 4. Altro fig., per Sprazzo, Traccia; Par. v, 11.
Vestimento, lat. vestivieìitum, Abito che si porta indosso per bisogno e per ornamento; Purg. ìx, 116. Canz.: « Poscia eh' Amor del tutto m' ha lasciato, » v. 36.
Vestire, lat. vestire, Mettere in dosso il vestimento, Portar vestimento. N. pass. Vestirsi, Mettersi indosso la veste o le vesti. Verbo adoperato nella Div. Covi. 18 volte: 7 nell'In/, (i, 17; xix, 69; xxiii, 42; xxiv, 31; xxvii, 129; xxxm, 62, 141), 6 nel Purg. (vii, 35; xi, 44; xii, 89; xxix, 65, 131; xxx, 33) e 5 volte nel Par. (ni, 99; xv, 54; xx, 80; xxv, 91; xxxi, 60). - 1. Col suo complemento; Inf. xxiii, 42. - 2. Del mistero della Incarnazione; Inf. xxxm, 62. - 3. Vestire le ali, fig. per Fare abile a checchessia; Par. xv, 54. - 4. Vestirsi frate, monaca, e semplicetti. Vestirsi,