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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200
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e seg.: « Dico adunque che la mia insufficienza procede doppiamente, siccome doppiamente trascende l'altezza di Costei.. . Chè a me conviene lasciare per povertà d'intelletto molto di quello, eh'è vero di lei, e eh' è quasi nella mente raggio, la quale, come corpo diafano, riceve quello non terminando.... Dico che non pure a quello che l'intelletto non sostiene, ma eziandio a quello eh' io intendo, sufficiente non sono, perocché la lingua mia non è di tanta fecondia, che dir potesse ciò che nel pensiero mio se ne ragiona. »
Vicedomino e Visd.omi.iio, Colui che era in luogo del capo o signore della città o di altro luogo. E Visdomini o Vicedomini dicevansi in antico gli Amministratori del Vescovo nel temporale, mentre la sede era vacante. L' autorità loro era grandissima; e, ciocché è più notabile, nonostante la contraria disposizione de' Canoni e de' Concilii Ecumenici, ha persistito a Firenze sino a noi. In tempo di Sede vacante prendevano il possesso del Palazzo, e dipiù di tutti i beni del Vescovado, usandone liberamente piuttosto da padroni che da economi, senza l'obbligo di render conto a veruno. Al che allude Dante; Par. xvi, 112 e seg. Cfr. Tosinghi e Visdomini.
Vicenda, lat. vicis, Successione di cose che si alternano fra loro. 1. Per Volta, Ricorrimento di cosa che ad alcuno spetti di compiere, o anche assol., che ad esso tocchi, appartenga; Inf. vii, 90. - 2. A vicenda, Vicendevolmente, Scambievolmente; e per L'uno dopo l'altro; Successivamente; Inf. v, 14.
Vicentia, cfr. Vicenza.
Vicentino, lat. Vicentinus, di Vicenza, Cittadino di Vicenza; Vulg. El. i, 14, 20.
Vicenza, Vincenza, lat. Vicetia o Vicentia, Antica città dell'Italia superiore, situata sul Bacchiglione; Par. ix, 47. Loria, 153 e seg.: « Verso il 1265 la città di Vicenza si era sottomessa ai Padovani, ma nel mese d'aprile dell'anno 1311, Enrico VII aveva permesso ad un Vicentino fuoruscito che trovavasi al suo soldo di sollevare, con rei maneggi, la sua patria, procurandogli i soccorsi di Cane della Scala ed istigando i Vicentini a prendere tutto ad un tratto le armi, a scacciare la guarnigione Padovana e ad innalzare le aquile imperiali. Quest' avvenimento che tenne dietro alla prima infruttuosa ambasceria dello storico Albertino Mussato fu cagione di una guerra tra Padova e Vicenza, che era protetta da Cane della Scala. Nuovi trattati, per altro, sospesero subito questa guerra, che ebbe poi fine colla pace stipulata in Genova tra