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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200

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a cura di Federico Adamoli

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   Vieto, lat. vietus, Propr. Stantìo, Rancido, e Di cattivo sapore per vecchiezza. E per semplicem. Antico, Invecchiato; Inf. xiv, 99. Buti : « Come cosa invecchiata, o vero disabitata e vietata d'abitare. »
   Vigere, lat. vigere, Essere in vigore. Fig. Par. xxxi, 79. Conv.
   1, 3, 56, nel qnal luogo Dante traduce il passo di Virgilio Aen. iv, 174 e seg.: « Fama.... mobilitate viget viresque adquirit eundo. »
   Vigilare, lat. vigilare, Star desto, Vegliare; Purg. xxx, 103.
   Vigilia, lat. vigilia, Il vegliare la notte a studio o a meditazione, o per dolore che tolga i sonni. 1. Signif. propr. Purg. xv, 138 (dove vuol dire Quando torna l'ora dello star desti), xxix, 38. -
   2. E per L'atto dello svegliarsi; Par. xxvi, 74. - 3. Per simil. Vigilia de' sensi per Vita sensitiva; Inf. xxvj, 114. Cfr. Conv. in, 2, 77 e seg. Tom.: «La vita è breve vigilia al sonno della morte. Alla vita che rimane non negate l'esperienza degli antipodi.»
   Vigliare, etim. incerta; forse da vergliare — verriculare, e questo da verrere, cangiata la e in « (cfr. Diez, Wòrt. il3, 80); Separare con granata, o con frasca, dal monte del grano e delle biade, quelle spighe o baccelli, che hanno sfuggito la battitura; le quali spighe o baccelli si chiamano Vigìiuoli. E per simil. Scegliere, Separare, Distinguere; Purg. xviii, 66. Benv.: « Accoglie e viglia, idest, recipit et expellit: et est verbum rusticorum purgantium frumentum in area, qui excludunt superflua ab eo. »-Buti:« Vil-lia, cioè lega insieme. » - Veli.: « Custodisce. » - Dan.: « Vincula e lega buoni o rei. » Annot. de' Deput. al Decani., Fir., 1574, p. 77 e seg. : « La quale (voce) alcuni che non sono degli infimi commentatori, espongono molto stranamente, anzi a rovescio appunto, volendo che la sia da vincolo latino, e che l'importi legare insieme, e unire, quando ella importa al contrario, cioè cernere e separare. Alcuni altri sì hanno pensato, che la ponesse qui in cambio di vaglia alterando la voce per cagione della rima, tanto, come nelle voci di sopra tocche, gì'inganna la similitudine. Ma viglia fu detto dal Poeta per viglia, e non per vaglia, ed è vigliare altra cosa che vagliare e si fa con altri strumenti, e in altri modi ; che quando il grano è battuto in su l'aia, e n'è levata con forche e rastregli la paglia, e vi rimangono alcune spighe di grano e baccegli di veccie salvatiche, e altri cota' semi nocivi, che i coreggiati non han ben potuto trebbiare, nè pigliare i rastregli, egli hanno certe come granate piatte, o di ginestre, o di alcune erbe, che si chiamano, dove Muscie, e dove Gallinacee, e con vincastri di olmi e