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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200

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a cura di Federico Adamoli

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   Viso - Vista
   2155
   xvit, 41; xxu, 133; xxxiii, 83. Conv. in, 9, 112. - 4. Fig. Occhio dell'intelletto, Mente, Intelligenza, Considerazione, Conoscimento, o sim. Purg. xvii, 107. Par. vii, 34; xxxii, 27. - 5. Guardarsi in viso, per Atto di maraviglia, di sorpresa, e anche d'incertezza. In questo senso usò Dante la locuzione « Guardar l'un l'altro come al ver si guata, » Inf. xvi, 78.
   Viso, Part. pass, di Vedere; forma oggi disusata, ma in uso presso gli antichi (cfr. Nannuc., Verbi, p. 395 e 758), Par. vii, 5, nel qual luogo fu viso vale, Fu visto, ed è il lat. visum est mihi ; cfr. Virg., Aen. i, 320, ecc.
   Vispistrello, cfr. Pipistrello.
   Vista, lat. visus, La facoltà per cui l'uomo vede; Quello dei cinque sensi per cui riceviamo l'impressione della luce, distinguiamo i colori, la forma degli oggetti, ecc. Sost. adoperato sovente da Dante; nella Div. Com. esso occorre 79 volte, cioè 13 nel-Vlnf. (i, 45, 53; x, 52; xi, 20, 91; xii, 3; xm, 147; XVlll, 13C; XXiv, 140; xxix, 5, 54; xxx, 78; xxxiv, 129), 27 nel Purg. (i, 32, 79; iv, 40; v, 100; vii, 97; x, 67, 81, 122; xm, 66, 101; XIV, 73; xv, 24; xvii, 27, 52; xvill, 3; xix, 87; xxiv, 142; xxv, 126; xxix, 57, 80; xxx, 40, 114; xxxi, 15, 115: xxxii, 12, 147; xxxiii, 102) e 39 volte nel Par. (n, 104; in, 124; vili, 21; ìx, 68; x, 8, 66; xiii, 79; xiv, 72, 113; xv, 65; xvii, 45; xvm, 23, 47; xix, 59; xx, 72, 140; xxi, 89, 96; xxii, 21 ; xxm, 30; xxiv, 77; xxv, 116; xxvi, 5, 9; xxviii, 6; xxix, 61; xxx, 9, 29, 58, 81, 118; xxxi, 21, 29, 76; xxxii, 99; xxxiii, 52, 56, 112, 136). - 1. Atto del vedere, Il vedere; Inf. xvm, 136 (dove vuol dire, Qui abbiam veduto assai); Purg. xiii, 66 (dove Per la vista, vale, Per il vedere); Par. xxxiii, 56.
   - 2. L'organo della vista, Gli occhi e Gli sguardi; Purg. ìv, 40; xv, 24 (dove vuol dire, Rivolsi tostamente altrove gli occhi); xvii, 52; xxv, 126 (dove vuol dire, Volgendo lo sguardo ora a me ora a loro); xxxi, 15 (dove vuol dire, Ad intendere quel mio sì bisognò guardare l'atteggiamento delle labbra). - 3. Senso intell. Inf. xi, 91. Purg. xxx, 114; xxxin, 102. Par. xvn, 45; xix, 59 (dove per vista s'ha da intendere L'umano intendimento); xxr, 96; xxiv, 77.
   - 4. Sembianza, Aspetto di persone, di animali, di cose; Inf. i, 45. Purg. I, 32. Par. xiv, 113. - 5. E più specialmente, Quella sembianza che assume il volto dell'uomo, secondo i diversi affetti dell'animo suo; Purg. i, 79; vii, 97; xiii, 101. Par. xxxii, 99. Vit. JV. xxxvil, 2. - 6. Per Finestra, Ringhiera, Luogo onde veder.e, Apertura; Inf. x, 52 (nel qual luogo vista vale, La bocca della tomba, nella quale era Farinata con altri), Purg. x, 67. - 7. E per Stella;