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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   VitiX Nuova
   2159
   L'operetta è inessa insieme di Rime, Narrazione e Divisioni scolastiche. Narrata la storia del primo e del secondo suo incontro con Beatrice, il Poeta ne descrive la bellezza fisica e spirituale, e racconta gli effetti in lui prodotti dalla vista e dal saluto di lei, come pure le simulazioni da lui usate per tenere celato ad altri il dolce segreto del cuor suo. Il presentimento di morto e perdita dolorosa, che mai non lo abbandonava, si avvera; con un grido d'immenso dolore egli incomincia a raccontare la morte di Beatrice ed il profondo suo affanno dopo che ebbe perduto il primo diletto dell'anima sua. Viene poi un intermezzo, cioè il racconto della nascente e crescente, ma poi combattuta e vinta inclinazione per la bella consolatrice. Finalmente il Poeta racconta come si riaccese in lui l'amore per la glorificata Beatrice, e come una mirabile visione lo determinò a dedicarsi con fervore agli studj per rendersi abile ad erigerle un degno monumento. Scopo dell'autore fu di dare un commento autentico delle sue Rime erotiche e nello stesso tempo di costruire un monumento alla sua Beatrice, il quale più tardi gli sembrò troppo umile. Il racconto procede tutto per via di visioni e di sogni, che non appartengono alla storia, ma all'invenzione poetica. Quindi le interminabili discussioni, so la Vita Nuova sia « un' ingenua storia de' giovenili amori di Dante con Beatrice » (Fratic., Vit. N., Fir., 1861, p. 8 e 48), oppure « un libro da cui non può ritrarsi nulla per la storia della vita di Dante » (Bartoli, Lett. itaì., V, 74). Non è nè l'uno nè l'altro. E un lavoro d'arte. Realtà ed invenzione, storia e poesia, sono qui fuse insieme in tal modo, che è assolutamente impossibile di separarne i due elementi e dire con certezza approssimativa: questo passo è storico, quest' altro è finzione poetica. Sopra un fondo di realtà, di esperienza della propria vita, Dante eresse un edifizio ideale, poetico ed in buona parte allegorico. - Notevole è anche nella Vit. N. (come nella Div. Com.) la simmetria delle Poesie raccolte in questa operetta (avvertita già dal Norton nella sua traduzione della Vit. N., Boston, 1867, p. 119 e seg.). Se prendiamo per centro dell'opera la Canzone seconda, composta in vita di Beatrice, ma ripiena di presentimento della vicina sua morte, troviamo ad ugual distanza di essa la prima e la terza Canzone, dirette tanto l'una che l'altra alle donne gentili, e strofe per strofe di argomenti consimili. Quattro sonetti occupano lo spazio intermedio della prima e della seconda Canzone, e quattro ancora si frappongono fra quest'ultima e la terza Canzone. E vero che la quarta di queste poesie non è detta Sonetto, ma Frammento di canzone; osservando però attentamente i quattordici versi di cui questo frammento si compone, vi troviamo tutta la tessitura di un sonetto, colla sola eccezione che '1 verso unde-
   137. — Enciclopedia dantesca.