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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200

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a cura di Federico Adamoli

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   Viziare - Vizzo
   che muove dal Padre, dal suo Lucente, rimanendo una seco, e con lo Spirito che fa trinità con loro). - 3. Anima viva, per Persona viva, contrapp. alle Ombre de'morti; Inf. in, 88.-4. Voce viva, per Chiara, Risonante, o siili.; Purg. xxvii, 9. - 5. E riferito alla pronunzia : Trarre la voce viva ai denti, per Pronunziare distintamente; Purg. xxxiii, 27. - 6. Per simil. Di piante e d'erbe che sono sempre in vegetazione; Purg. xxx, 85 (dove Le vive travi, vale Gli alberi onde si cavano le travi), e in locuz. fig. Par. xii, 105. - 7. Aggiunto di Bosco, Selva, Foresta, o sim., vale Vegnente, Rigoglioso; Purg. xxvm, 2. - 8. Aere vivo, Purissimo, Senza vapori; Purg. xxvm, 107. - 9. Fuoco, Carbone vivo, o sim., vale Intenso, Ardente, Fiammeggiante; Par. i, 141; xxx, 64. - 10. In forza di sost. Colui che vive; che è tuttora in vita; Inf. xxix, 95. Purg. v, 6; di persona parlando, usasi per solito nel plurale; e però non ha il femminino, che nel plurale stesso è compreso; come quando diciamo: I giusti, I buoni, o sim. Inf. x, 111. Purg. v, 103; vi, 83; xi, 72; xii, 67; xxxiii, 53.
   Viziare, lat. vitiare, Torre a checchessia alcuna buona qualità, e introdurvene una cattiva, Guastare, Corrompere, Magagnare. E dicesi nel propr. e nel fig. Par. xviii, 120.
   Viziato, lat. vitiatus, Che ha vizi, Che ha difetti; Purg. vii, 110.
   Vizio, lat. vitium, Disposizione abituale al male, contrario di Virtù; Abito di trasgredire il dovere; Abito d'un male; Depravazione dell'essere; Inf. v, 55; xiii, 66; xxiii, 143; xxvi, 99. Purg. vii, 35; xx, 27, Canz.: « Amor, che nella mente mi ragiona » v. 67. Conv. i, 1,65; ni, 8,114,142; ni, 10,42,43.- Dante distingue Conv. in, 8, 116 e seg.: « È da sapere che certi vizj sono nell'Uomo, alli quali naturalmente egli è disposto, siccome certi (uomini) per complessione collerica sono ad ira disposti : e questi cotali vizj sono innati, cioè connaturali. Altri sono vizj consuetudinarj, alli quali non ha colpa la complessione, ma la consuetudine; siccome la intemperanza, e massimamente del vino. E questi vizj si fuggono e si vincono per buona consuetudine. »
   Vizioso, lat. vitiosus, Che ha vizio, o vizii; Conv. i, 1, 18; in, 1, 34. Vit. JV. xix, 116.
   Vizzo, etim. incerta; secondo alcuni dal lat. vietus (cfr. Diez, Wòrt. il3, 80), secondo altri sinc. di viziato, Guasto, da vitium. Che ha perduta la sua sodezza o durezza. E per Facile ad intendersi, contr. di Duro; Purg. xxv, 27.