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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Yocein - Yoi
   la voce considerata nel più alto suo senso. Voce è la parola considerata grammaticalmente, eufonicamente. Vocabolo è la voce inquanto l'uso le dà tale o tale significato); Far. iv, 56.-5. Voce, per Fama che si ha nell'opinione degli uomini; Inf. xxxiii, 85. Purg. xxvi, 121. Par. xvin, 32. - 6. Alzare la voce, Parlar forte; Purg. xx, 123. - 7. Bar mala voce ad alcuno, Diffamarlo; Inf. vii, 93. - 8. Muover la voce, Cominciare a parlare ; Inf. v, 80.
   Voceni, Accus. lat. del Sost. vox, onde ad vocem tanti senis, Alla voce di tanto seniore; Purg. xxx, 17.
   Vogare, prov. vogar, frane, voguer, spagn. bogar, etim. incerta (cfr. Diez, Wòrt. i3, 447 e seg.) Remare, Remigare; Conv.
   iv, 9, 86.
   Voglia, da Volere, lat. voluntas, Il volere, Desiderio, Appetito, Brama. Sost. adoperato nella Div. Com. 55 volte: 7 nell'In/. (i, 98; ix, 94; xn, 66; xvi, 50; xvin, 56; xxx, 148; xxxiii, 59), 21 volta nel Purg. (n, 108; vii, 57; ìx, 106; xi, 45; xiii, 24; xiv, 3; xvn, 49; xvm, 59, 115; xx, 105; xxi, 65; xxiii, 60, 73; xxiv, 110; xxv, 11, 13; xxvi, 61; xxvm, 46; xxxiii, 99, 13 bis) e 27 volte nel Par. (i, 30; in, 36, 44, 80, 81, 87, 109, 113; ìx, 75, 109; xr, 99, 136; xv, 8, 79; xvn, 25, 30; xviii, 26; xix, 36; xx, 111; xxir, 30: xxiv, 3, 7 var.; xxvi, 95,104; xxvm, 113; xxxi, 55; xxxiii, 141).-1. Dar voglia, Invogliare; Par. xv, 8.-2. Esser piena la voglia, Essere appagato, soddisfatto il desiderio, Non rimaner nulla a desiderare: Par. ìx, 109; xxiv, 3.-3. Far la voglia d'alcuno, Secondare le voglie di lui, Servire alle sue voglie. In mal senso. Inf. xviii, 56. - 4. Quietare le voglie, Appagarle sì che nulla resta a desiderare, Apportare soddisfazione somma; Purg. n, 108.-5. Venir voglia, Entrar voglia, Invogliarsi; Purg. xxvm, 46.
   Voglioso, Che ha voglia, Desideroso, Bramoso; Purg. xiv, 74.
   Voi, lat, vos, Plurale del pronome di persona Tu, ed usasi in regime così diretto come indiretto; Inf. vi, 52; ìx, 61, 93; xll, 62, 80; xiii, 76, 93; xix, 5, 106, 113; xxr, 72; xxii, 97; xxiii, 78, 97, 99: xxv, 37; xxvi, 79; xxx. 58; xxxii, 43; xxxiii, 155. Purg. v, 59; ìx, 85: xni, 92; xvi, 67, 83; xxiv, 133. Par. hi, 64, 65; v, 81 e sovente. - Voi, per A voi, col segno del terzo caso sottinteso; Par. iv, 122. - Voi, dicesi anche ad una persona sola, per segno di reverenza; Inf. xv, 30, 35, 80. Purg. xxxiii, 30, 81, 92. Par. xvi, 16, ecc. -Di voi, talora usasi per certo vezzo dove più comunemente cadrebbe Vostro, Vostra; ed è maniera comune anche ai Greci; Inf. xv, 84; xvi, 58. - Nel luogo Par. xvi, 10 Dante allude a la credenza co-