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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Volante-Volentieri 2171
   mane de' suoi tempi che il voi fosse stato dato la prima volta dai Romani a Giulio Cesare, quando egli riunė nella sua persona tutti gli ufficj della repubblica. Storicamente i Romani non incominciarono a dare del voi ad una singola persona che nel terzo secolo dell'era volgare. L'erronea credenza si fondava forse sopra Lucan., Phars. v, 383 e seg.:
   .... Summum dictator honorem Contigit, et Icetos fecit se consule fastos. Namqitc omnes voces, per quas jam tempore tanto Mentimur dominis, hcec primum repperit cetas.
   Ott.: Ŧ Ad intelligenza di questo voi nota, che dalla cacciata fatta di Tarquinio Superbo re, infino alla occupazione della repubblica che fece Cesare, tutti quelli tempi si governarono per lo pių per uomini virtuosi e accrescitori della dignitā di Roma; li quali, per loro virtude e sapienza, dalli re, universiadi, e singulari persone erano onorati e riveriti in parole ed in fatti. Da tutti era loro parlato in plurale, cioč ad una era detto voi, ed egli a nessuno nč per dignitā di signorėa, nč di sapienza, nč d'etade dicea mai se non tu; e quello tu ancora ritengono, ma non le virtų e'1 bene, per li quali a loro fu detto voi. Ma tornando Giulio Cesare vincitore d'ogni parte del mondo, e ricevendo gli onori de'triunfi dell'avute vittorie, li Romani sofYersono primamente di dire a lui, uno uomo, voi; la qual cosa li Romani fecero pių per paura e per servile onore, che per affettuosa reverenza. ŧ Su per gių lo stesso raccontano pure Petr. Dant., Cass., Falso Bocc., Benv., Buti, Land., Veli., Dan., ecc.
   Volante, lat. volans, volantis, Che vola; Par. xxxi, 20.
   Volare, lat. volare, Trascorrer per l'aria che fanno gli uccelli e altri animali alati. Ed anche detto per enf. Andare, Venire rapidissimamente. Nella Div. Com. questo verbo trovasi adoperato 26 volte: 5 nell'Inf. (ėv, 96; v, 84; xxii, 129, 134, 146), 12 nel Purg. (n, 18; ėv, 27; x, 126; xn, 95;xiii, 25, 28;xx, 39; xxi, 63; xxiv, 66; xxv, 11; xxvi, 44; xxxiii, 83) e 9 volte nel Par. (li, 24; vili, 126; x, 74; xvm, 45; xxiv, 15; xxxi, 4, 20, 97; xxxiii, 15).-1. Di cose; Par. il, 24; xxiv, 15.-2. Delle parole, che Omero chiama alate; Purg. xxxiii, 83. - 3. Detto del desiderio che si solleva verso l'oggetto che ha in mira; Par. xxxiii, 15.
   Volentieri o Volontieri, lat. volenter, Di buona voglia, Con volontā pronta; Inf. i, 55; v, 73; xvm, 52; xxix, 78; xxxiii, 127. Purg. ni, 120; ėv, 85; xii, 10; xvi, 90. Par. vi, 48.