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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200
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Volpe
Eitn, ecc.). Altri vogliono che la volpe sia l'eresiarca Ario (Costa, Ed. Pad., Bord., Greg., Bennass., Filai., Blanc, v. Hoffìng., van Mijnd., ecc.). Altri credono che per essa siano da intendere le arti frodolenti onde Novaziano cercava usurparsi il papato (Marchetti, Frat., ecc.). Altri intende degli eretici Novato, Felicissimo e Novaziano (Goschel), ed altri i sofismi della filosofia pagana e l'astuzia dell'eresia (Barelli). Scostandosi dalla interpretazione che possiamo chiamare generale, la quale nell'attacco della volpe vede raffigurata la guerra che l'eresia fece alla Chiesa, alcuni antichi credettero questa volpe essere figura di Maometto. Già VOtt. ricorda tale interpretazione colla frase: « Vogliono alcuni, che questi fosse Maumetto. » Così intesero e spiegarono Cass, Petr. Dant., e Land, (il Land, contradice per altro a sè medesimo, dicendo prima che Dante « pone la volpe per gli eretici, » poi dopo poche linee: « la volpe significa Macometto, » poi dopo alcune linee continua a parlare di eretici). Un giovane bolognese, Giov. Pezzi, credette che per la volpe si dovesse intendere l'imperatore Giuliano detto l'apostata, e il Costa si mostrò inclinato ad accettare questa interpretazione abbandonando quella da lui data (cfr. Div. Com. con note di P. Costa, Firenze, 1839, voi. it, p. 380, nt. 2). Vincenzo Botta dice che la volpe is emblematic of the frauds through ivhich the Paiial Churcli extended its dominions (confr. Ejusd., Dante as philosopher, ecc., p. 315). E finalmente il Bergmann insegna che la volpe è « la cupidigia astuta simile a quella delle volpi della parabola (?), che devastano la vigna del Signore. » Per decidere quale sia la vera interpretazione del luogo in questione giova osservare che sovente nella Scrittura la volpe simboleggia i falsi profeti ed i dottori eterodossi (cfr. Psl. lxiii, 11. Lament. Jerem. v, 18. Ezech. xm, 4. Matt. xxiv, 24), od anche 1' eresia e le false dottrine (Cant. Cani, n, 15). Volpe chiama Cristo il re Erode che cercava di prenderlo con astuzia (Lue. xm, 32). Vulpes, dice S. Agostino (in Psl. lxxx), insidiosos, maximeque hcereticos frau-dolentos significant.... Istce vulpes significantur in Canticis can-ticorum, ubi dicitur, capite nobis vulpes parvulas. La volpe nella visione di Dante è dunque l'eresia. Si osservi poi che la volpe non sorge nel Carro, ma viene dal di fuori e si avventa alla cassa del Carro, ed è da Beatrice messa in fuga. Essa deve dunque simboleggiare una eresia che venne intrusa o volle intrudersi nella Chiesa, ma che ebbe sua origine altrove, non sul suolo di essa Chiesa. La puttana sciolta figurante i Pastori degeneri non si avventa nella cuna ma appare seduta sul Carro, perchè i pastori degeneri nacquero nel grembo della Chiesa. In terzo luogo si osservi che in questa parte della sua visione il Poeta procede in ordine cronologico. Or se nei