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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200

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a cura di Federico Adamoli

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   Zanca - Zanche, Michel
   lore turchino. È più pregiata quella che meno traspare, e che è più simile al cielo sereno. 1. Del colore; Purg. i, 13. - 2. Come a persona di alti pregi dicesi: Una perla, Una gemma; così Dante, della Vergine, disse: « Il bel zaffiro del cielo. » Far. xxiii, 101.
   Zanca, prov. sanca, spagn. e port. sanco; etim. incerta; pro-babilm. dall'ant. anglo-sass. scanca (cfr. Diez, Wòrt. i3, 448 e seg.); secondo altri dal basso gr. T^àyya, Gamba. Ma adesso non si direbbe che in cel. come Cianca, eh' è dell'uso vivo, e pare uno scambio di quella; Inf. xix, 45; xxxiv, 79.
   Zama, Città dell'Africa settentrionale, nella valle di Bagrada, dove Scipione riportò la vittoria sopra Annibale. In questa valle Antèo avea, secondo Lucano (Phars. 1. ìv, 590 e seg. 656 e seg.), la sua grotta. Vi si accenna, senza nominarla espressamente, Inf. xxxi, 115. Conv. ìv, 5, 121 e seg.
   Zanelle, Michel, Governatore della Giudicatura di Logodoro, l'una delle quattro Giudicature della Sardegna. Prima siniscalco di Enzo re, al quale per la moglie Adelasia, marchesana di Massa, apparteneva la Giudicatura di Logodoro, pervenne dopo la morte di Enzo a farsi signore di Logodoro sposando la vedova Adelasia. Fu ucciso nel 1275. È nominato, Inf. xxn, 88; xxxm, 144. - Bambgl.: « Iste dominus Michel Zanche fuit de partibus Sardinie et cum eodem fratre Gomita barattarias et fraudulentias maximas perpe-travit. » - An. Sei.: « Don Miche Zanche, essendo Cancelliere di Giudice Nino di Gallura, subitamente si cominciò a recare per le mani le tenute e fare rivenderie peggio che Don Gomita. E al suo tempo morì Giudice Nino, ond' egli si tenne tutte le tenute che potè per sè, e l'altre rivendè a Pisani, e acconciossi con l'erede di Giudice Nino, e a loro niente rispose. E in quel tempo morì il Giudice de Logodori, onde Don Michele prese moglie, la moglie che fu del Giudice, e ebbe di lei una figliuola, e per queste cose morì. » -Iac. Dant.: « Dopno Michelle Zanche fue alcuno altro de lisolla di Sardignia e duna parte che Logodoro si chiama il quale esendo fa-tore della madre de re Enzo figliuolo dellonperadore Federigho per sue rivenderie in tanta richezza divenne che dietro alla morte della detta donna giudice cioè signiore del detto paesse si fecie per le qualli cholpe chosi figurativamente qui si conciedono. » Lan.: « Questo donno Michele Zanche, fu fattore della madre del re Enzo, figliuolo naturale dello imperadore Federigo secondo. E dopo la morte del detto re Enzo, don Michele tolse la ditta donna per moglie, la quale era donna del giudicato di Logodoro di Sar-digua ; e seppe fare avviluppamento per grande baratterìa. Ebbe