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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200
2190
Zeno, Zenone-Zita, Santa
Zeno, Zenone, lat. Zeno, gr. Zyjvtov, Filosofo greco ricordato Inf. iv, 138. Conv. ni, 14, 63; iv, 6, 63 ; iv, 22, 21. Tre filosofi di nome Zenone ci presenta la storia della filosofia greca: 1. Zenone detto VEleatico, nativo da Elea, discepolo prediletto di Parmenide, visse verso il 490-430 a. C. Cfr. C. H. Lohse, De argumentis, qui-bus Zeno Eleates nullnm esse motum demonstravit, Halis, 1794. Cn. L. Gerling, De Zenonis Eleatici paralogismis motum spec-tantibus, Marburgi, 1825. Ed. Wellmann, Zenos Beweise gegen di Bewegung und ilire Widerlegungen, Francof. sull'Odor, 1870. F. Schneider, Zeno aus Elea, nel Philologus, voi. 35, 1876, p. 612-642. - 2. Zenone il Cittico fondatore della dottrina stoica, contemporaneo di Epicuro, discepolo del cinico Crate, visse dal 350-264 a. C. Nacque a Cizico nell'isola di Cipro, figliuolo di un ricco mercante di nome Mnassea. Fu egli stesso mercante, quindi si recò in Atene, dove si dedicò tutto allo studio di filosofia e nel 308 a. C. fondò la scuola stoica. Cfr. P. Weygoldt, Zeno von Cittium und seine Lehre, Jena, 1872. Ed. Wellmann, Die Phi-losophie des Stoikers Zenon, Lips., 1873. C. Wachsmuth, Commentano le II de Zenone Citiensi et Cleanthe Assio, Gottinga 1874. - 3. Zenone da Sidon filosofo epicureo e capo della scuola epicurea, maestro di Cicerone e di Filodemo, nato verso il 150 a. C. - È indubbio che Dante non parla di quest'ultimo. Le discussioni di quale dei due primi il Poeta intenda parlare sono inutili finché non sia dimostrato che e' li conobbe ambedue e seppe distinguerli l'uno dall'altro.
Zita, Santa, Nome della protettrice e patrona della città di Lucca, i cui magistrati supremi sono per questo chiamati « Anzian' di Santa Zita, » Inf. xxi, 38. Santa Zita fu oriunda di un villaggio su quel di Pontremoli, nata nel 1218 da poveri genitori, morta il 27 aprile del 1287, lasciando gran fama di santità. Ampère (La Grece, Rome et Dante, Par., 1859, p. 248) : « Le tombeau de sainte Zite est dans l'église de San-Frediano, vieille et curieuse basilique, et son liistoire est le sujet d'un complainte populaire que j'ai achetée dans la rue. Sainte Zita est la Pamèla de la légende: c'était une pauvre servante que son maitre voulait séduire. » Lord Vernon,Inf., voi. ili, p. 153: « Santa Zita fiorì nel XIII secolo, e partì da questa vita il 27 aprile del 1287, lasciando gran fama di santità. La famiglia dei Fatinelli, nella quale avea vissuto con officio di fantesca, ne conservò il corpo nella cappella gentilizia che possedeva nella chiesa di S. Frediano a Lucca. Benché il colore della pelle sia quasi divenuto nero, le giunture, dicesi, mantengono la loro flessibilità;» vedi pure ivi la tav. 63. Cfr. Gerini, Mem. degli scrittori della