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giamo i racconti di antichi autori. Durante i fenomeni prodotti in casa del signor Monpesson, a Tedworth, e narrati dal reverendo Giuseppe Glanvil, nel suo Sad-ducis mus triumphatus, fu notato il fatto seguente : quando più forte era il rumore e raggiungeva una singolare violenza, nessun cane si moveva, benché il rumore fosse a volta così intenso da essere udito a gran distanza nella campagna, e da svegliare i lontani abitanti del prossimo villaggio.
Nella sua relazione dei fenomeni verificatisi nella curia di Epworth, l'eminente Giovanni Wisley, dopo aver descritto degli strani rumori simili a quelli che farebbero vetri e ferri gettati per terra, soggiunge: ' Poco dopo, il nostro grosso mastino venne a rifugiarsi tra mia moglie e me ; finché duravano i rumori latrava e balzava anelando, di qua e di là, e ciò frequentemente, prima che alcuno in camera avesse udito checchesia ; in capo a due o tre giorni, tremava e si ritraeva strisciando, prima che il rumore cominciasse. Da ciò si prevedeva quel che stava per accadere, e la cosa non mancava mai„.
Durante i fenomeni del cimitero di Arengburgo, nell'isola di Oesel, quando