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Esiste un'altra vita?

A.R. Wallace
Società Editrice Partenopea Napoli, pagine 122

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   ESISTI! UN'ALTIIA VITA ?
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   bielle bare furono capovolte in sepolcri chiusi, fenomeni accertati da una commissione ufficiale, i cavalli delle persone che venivano a visitare il cimitero furono spesso così atterriti e agitati da coprirsi tutti di sudore e di spuma. A volte, get-tavansi per terra e parevano agonizzanti, e a malgrado d'ogni pronto soccorso, alcuni ne morirono pochi giorni dopo. In questo, come in tanti altri casi, la commissione d'inchiesta, checché indagasse, non riuscì a scoprire alcuna causa naturale (1).
   Nella relazione del dottor Giustino Ker-ner sulla veggente di Prevost, si discorre di un fantasma da lei visto durante il -corso di un anno : tutte le volte che lo spettro appariva, un botolo nero della casa parea ne sentisse la presenza, e non appena la figura diveniva percettibile alla veggente, il cane si rifugiava presso qualcuno come per domandar protezione, spesso urlando assai forte. Dopo che ebbe vista la figura, non volle più restar solo di notte. Notate qui, che la figura era soltanto visibile alla veggente. Questa
   (*) R. D. Owen, Faux pas sur la frontière d'un autre ¦monde, pag. 186.