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Esiste un'altra vita?

A.R. Wallace
Societą Editrice Partenopea Napoli, pagine 122

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   forme apparivano sulle negative insieme con la persona in cui si faceva il ritratto. Abbiamo il giuramento fatto davanti ai tribunali da tre periti, i quali disponevano di ogni mezzo per scoprire, se mai vi fosse stata l'impostura, e tutti dichiararono che non era possibile ve ne fosse.
   Sarebbe facile di citare pił di venti casi, nei quali persone notissime hanno dichiarato per le stampe di avere ottenuto fotografie somiglianti di amici defunti, essendo esse medesime sconosciute al fotografo e non esistendo ritratti o fotografģe dell'individuo morto. Si obbietta nondimeno, che in tutti questi casi le forme son pił o meno fantastiche e che la supposta somiglianza potrebbe anche essere immaginaria. Io preferisco dunque attenermi alla sola testimonianza dei periti in quanto all'apparizione sulle negative di forme estranee alle persone visibili. Le pił notevoli esperienze del genere son forse quelle che per tre anni di fila furono fatte dal Beatis di Clifton, fotografo ritirato dopo venti anni di pratica, e dal dottor Thomson (di Edin) medico, anche egli ritirato, e che durante venticinque anni si era dilettato di fotografia. I due operatori facevano da sč tutto il lavoro