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Esiste un'altra vita?

A.R. Wallace
Società Editrice Partenopea Napoli, pagine 122

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   nemmeno alla lontana di pensare al MW amicai di Londra. .Nondimeno, ai moment» precido dall'accidente, cotesto arnica riconosceva il pas*o del signor Joy segra irk> per la via, ni voltava indietro e lo vedeva chiaro e distinto; al tao grido disperato gii domandava che cosa fosse successo e sentiva rispondere : 44 Va a cada* a arie* mio, mi hanno fatto del male. „
   Quel che precede è il contenuto di onta lettera dell'amico, la quale incrocia» vani con nna lettera del signor Joy dove l'accidente era narrato. In questo ca^, lo sdoppiamento, allucinazione o fantasma obbiettivo, non può non avere avuto ma causa adeguata. Affermare che il signor Joy fosse stato la causa incocciente oot sarebbe mia spiegazione né ci aiuterebbe a comprendere come accadono simili eoac. Noi abbiamo assolatamente bisogno ék un agente produttore, di im essere intelligente dotato di volontà e capace di produrre un fantasma vero e proprio.
   Nel caso che segue vedremo ancor (tiflj evidente la oeceniti di on agente isirsncs Il signor F. Morgan di Bristol, dovane
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   che viveva in casa di mia madre, MMffl ad una conferenza ebe molto lo iato»* sava. Entrando nella sala egli fide M