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Esiste un'altra vita?

A.R. Wallace
Società Editrice Partenopea Napoli, pagine 122

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   A. fi. WALLACE
   una mattina dalla voce di un suo figliuoletto di cinque anni, che aveva lasciato a Londra in perfetto stato di salute.
   La figura del fanciullo era avvolta in una nuvola bianca, opaca e scintillante ; gli occhi brillavano, la bocca- sorrideva, la voce esprimeva una gioia sconfinata. E proprio^ quell'ora, il fanciullo moriva (1).
   Da quale influsso telepatico fu prodotto questo fantasma di fanciullo felice 'e sorridente ? Certo, non da alcuna persona viva, ma piuttosto da qualche spirito a-mico, da qualche spirito angelo custode, il quale desiderava mostrare al padre che la giocondità della vita accompagnava ancora il fanciullo, dopo che il suo corpi-cino era divenuto gelido ed inerte.
   Altro tratto caratteristico di parecchi fantasmi apparsi in sogno o durante la veglia, è questo che essi si presentano, non già nel punto della morte, ma un momento prima che la notizia arrivi ; o vi sarà invece qualche altro indizio speciale per produrre una impressione profonda e dare il convincimento durevole di una esistenza spirituale.
   (4) Proceed. Soc. Rie. Ps. - voi. I pag. 126.