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Esiste un'altra vita?

A.R. Wallace
Società Editrice Partenopea Napoli, pagine 122

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   ESISTE un'altra vita ? 113
   di Clapham e della quale da un certo tempo la signorina Curtis non aveva notizie. Il giorno appresso questa raccontò il sogno alla sorella, e circa una settimana dopo, vennero a sapere che la mattina seguente al sogno la signora C., per un falso passo ed un urto contro una pietra, era caduta e si era fatto del male.
   Ancora più straordinario è il caso di quel vicario di York, il quale, diciannovenne, trovandosi a Invercaxde nella Nuova Zelanda, sul battello, s'era imbattuto in un giovane che avea conosciuto come marinaio ; con lui e con altri si accordò di fare un' escursione nell' isola di Rua-puke e fermarvisi uno o due giorni per pescare e cacciare. Dovevano essere in piedi alle quattro del giorno appresso, per giovarsi della marea e varcar lo scoglio.. Il giovane promise di chiamare a tempo il vicario, il quale se n' andò a Ietto a prima sera col proposito fermo di accompagnarli.
   Montando le scale, parve al vicario di udire una voce che diceva 44 Non andar con costoro „. Nessuno era presente, e nondimeno, egli domandò : ' Perchè ? „. La voce che parea venire dall'interno di una camera, rispose con fermezza : u Non