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Figli del popolo venuti in onore
Operetta storico-morale
Salvatore Muzi
Tipografia Scolastica di A. Vecco e Comp., 1867, pagine 216

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 12 —
   „ — Con'una bocca sola? domandò il pentolaio.
   E tutti risero sgangheratamente.
   — Oh ! per dieci... e due dodici, ripetè Bertolino battendo le mani, e lasciando cader per terra la storia della Civita... più lingue e una bo... bocca sola.
   — Voi siete materiali e non avete afferrata l'espressione del maestro. Poliglotta non vuol dire uomo che ha più lingue in bocca, ma che sa parlare più lingue: per esempio l'italiana, la latina, la greca, la francese, la spagnuola, la turca, l'inglese, la tedesca, la polacca.
   — Eh eh ! eh eh ! sclamarono in ooro i circostanti, quasi gridando al ciarlatano.
   — E il signor Teòtimo prosegui: Non c'è a fare gli oh e gli ehi In diversi tempi son nati uomini che seppero parlare quattro, sei, dieci lingue; ma in questo nostro secolo il bolognese Mezzofanti ne parlò più di quaranta e di cinquanta.
   — La mi fa celia ! esclamò il cartaio con accento di incredulo.
   E il signor Teòtimo rispose: non ischerzo ; ma ve lo dico del miglior senno che m'abbia. Il Mezzofanti, povero figlio d'un povero operaio, potè divenire il più gran poliglotta dell'universo, e nacque meschino come voi, e forse più di voi.
   — Ce ne racconti la vita, pregò il maestro di scuola, ohe sapeva a sufficienza la lingua italiana e un po' del Gallassi e del Porretti.
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