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grossa, il cappello di doppio feltro e le scarpe di vacchetta. Questo giovine di mezzana statura, ben complesso della persona, con ampia fronte ed occhio piccolo e splendente, si presentò a lui senza baldanza e Ben za timore ; e interrogato sulla faccenda della tariffa, espose la sua teorica con tale una chiarezza, con tale un ordine, che il Galletti gli commise la compilazione del libro, e fu meravigliato di tanta lucidezza d'idee in un ragazzo del popolo, che altri maestri non ebbe avuto da fanciullo che quelli delle Scuole Pie!
— E tagliava il salame ? dimandò il sig. Diodato.
— Già: ma per poco. Infatti a que'giorni era aperto un concorso per la scuola municipale di Crevalcore. Il giovine salsamentario vinse la prova con tutti i competitori, andò maestro nella patria di Marcello Malpighi : e sapete chi era siffatto maestro? Camillo Minarellil
— Come, sclamò il signor Diodato ; quel Minarelli, che scrisse un Trattato d' Aritmetica teorica ?
— Appunto !
— Quegli che compilò un bel libricciuolo di geografia?
* — Appunto!
.. — Che compose un abbaco, una grammatica italiana?
— Appunto, appunto, appunto !
— Oh chi l'avrebbe mai creduto!
— Eppure è cosi. Egli andò dunque a Crevalcore, e prese ad insegnare. Per sua fortuna capitò bene a scolari, poiché il primo de' suoi alunni fu quel Francesco Bertelli che diventò il più perfetto ingegnere civile
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