CAPITOLO III. Vittorino da Feltre*
II signor Diodato, ohe doveva leggere o narrare la vita di Vittorino da Feltre, scrisse un biglietto al signor Teòjimo, facendogli noto che tarderebbe alcun poco a recarsi da lui per adempire la data promessa, essendoché doveva aiutare il segretario, signor Marco Veneti, in un conteggio da spedire alla prefettura; sicché lo pregava delle sue scuse alla comitiva, dovendola far aspettare per udire poi un racconto, che non sarebbe nè una vita, nè un aneddoto, ma un informe zibaldone pel quale invocava tutta l'indulgenza degli amici. . Intanto giungevano alla Colombaia tutti gl'invitati, ed altri ancora, tratti alla novità della cosa : il che metteva un po'in imbarazzo il signor Teòtimo, poiché non s'era preparato a nessun argomento, con che trattenere
S. Mezzi. 3
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