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Converso nobilmente, e cerco e provo D'altrui a me conforme negli umori, Com'acqua ad acqua, e come uovo ad uovo.
'Io fui nemico ognor de* frappatori, E fuggo gli alchimisti e i negromanti, Come fugge un fallito i creditori.
Faccio che i miei pensier sian puri e santi, Nè voy spiccami dalla destra sponda, Come Martin Lutero e gli altri erranti.
— Viva il sellaio!
— A buon diritto gli fate evviva ; poiché l'uomo che muta religione come si muta di vestitoy mi sa di cattivo odore.
— Finisco.
Nel conversar io odo, vedo e taccio ; Lavoro a tempo, e fommi il fatto mio ; Come formica il vitto mi procaccio.
Sbricchi, bravi, bestemmie e giuoco rio Mi spiacquer sempre, e le brutte parole, Come ai furfanti il dir: vattenet fio.
Sto sempre allegro e lieto fra compagni, Ma, solo, in braccio degli uomini casco, Come cascan le mosche in bocca ai ragni.
— Oh il bel matto!
A Ghibellino o Guelfo non m'appiglio, Fuggo le gare, i garbugli e le liti Come gru fugge di falcon V artiglio.
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