— 165 —
esposizione.' — Gli antichi conoscevano la proprietà ehe ha l'ambra strofinata e riscaldata, di attrarre i piccoli corpi leggieri, come sarebbero foglioline, pagliuzze e scampoli di carta, respingendoli poi dopo il contatto. Intendono ?
— Abbastanza.
— L'ambra in greco si chiama electron', e perciò la cagione occulta che fa acquistare all' ambra una proprietà siffatta, dicesi elettricità. Nè l'ambra soltanto, ma il vetro, le resine, la seta, la lana, la pelle di gatto, lo zolfo ed altre ed altre sostanze godono della stessa proprietà. — Questa proprietà elettrica non è però u-guale in tutte le sostanze che la possiedono. Infatti sospendendo ad un filo di seta un pezzettino di vetro strofinato, e ad un altro filo di seta un pezzettino di ceralacca, pure strofinato, appressando poi fra i due corpicciuoli un pezzo di ceralacca elettrizzata, questa respinge la cera lacca ed attrae il vetro.
— (jjjl vuol dire che ama gli stranieri (disse il signor Niccolò), e non ama i suoi connazionali.
— Il paragone è un poco ardito, ma non è trovato male. Intanto possiam conchiuder^he lo stato elettrico dei due corpi appesi è di natura contraria, poiché si comportano diversamente rispetto ad un terzo corpo, che serve di termine di confronto. Franklin, il nostro Franklin fu il primo che sospettò due modi d'elettricità, e chiamò l'una elettricità vitrea o di eccesso, l'altra resinosa (come quella della cera lacca) o di difetto. Capiscono?