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rovine. Mentre studiava questo buo apparecchio del para* fulmine o conduttore dd fulmine, alcuni fanciulli aveano elevato per Paria, in un giorno tempestoso, un cervo volante.
— Cervo volante? domandò Biagio.
—- Sì, quell'ingegno di carta, colle code che noi diciamo drago.
— Ah!
— E che altri chiamano cometa. Ora questo cervo volante aveva una* leggiera armatura di filo di ferro, con una punta anteriormente. Franklin vide che il fuoco elettrico delle nubi si scaricava su quella punta, che tratto tratto balenava. Allora il gran fisico e filosofo, si fu confermato nel suo pensiero, ed armò di parafulmini i principali edilizi di Filadelfia. Questo egli fece nel 1757; e da quel tempo, cioè in cento anni appena tutto il mondo civile è fornito di parafulmini. Bologna ne ha sulla torre Asinella, sul palazzo Grabinski, alla Accappia di Belle Arti, al santuario di S. Luca, alle polveriere, ed altrove. Toi li avete veduti, ed è inutile che li descriva? La gran torre fu più volte fulminata prima del 1828; ma dopo che l'Orioli l'ebbe armata di parafulmine, non è più stata fulminata. Yiva dunque Franklin !
— Yiva Franklin, gridarono tutti esaltandosi ; viva Franklin! , *
Dopo breve pausa il signor Teòtimo prosegui: Nè il grande americano fece sol questo. Uditemi. — Nel 1773
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