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Figli del popolo venuti in onore
Operetta storico-morale
Salvatore Muzi
Tipografia Scolastica di A. Vecco e Comp., 1867, pagine 216

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   fossa, si poṣ mestamente Bulla croce del cimitero; e poco visse la gemente; e moŕ sul mesto tumulo che copriva le ossa del buon ragazzo Mikeli.
   Qui il signor Tẹtimo si tacque; e la comitiva che lo ascolṭ singhiozzava di compassione, ed asciugavasi le lacrime. Egli strinse la mano agli amici, e disse loro:
   — Li aspetto domenica, e parleṛ di guerrieri e di eroi italiani.
   Gli altri promisero di non mancare; ed il signor Niccoḷ mormorava a bassa voce, partendo : « Gran baracca questo mondo! Se v'ha nna ruota che corra bene, si logora presto, e fa tentennare l'intera macchina! ».
   
   *