CAPITOLO XI. Avventurieri, Capitani ed Eroi.
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In tutta la settimana susseguente air ultima conversazione tenuta dal signor Teòtimo, i più giovanijfra i frequentatori di tali ritrovi, udendo annunziato un trattenimento circa alcuni avventurieri, capitani ed eroi italiani, si aspettavano rodomontate, pazzie orlandesche, strazi e rovine diaboliche, e qualche cosa di peggio, se pur si potesse figurare. Perciò quegli ardenti villanzoni, riscaldati la fantasia, sognavano imprese soprannaturali, e credevano di vedere giganti furibondi, che infilzassero in una lancia sette guerrieri ad un tempo, come sette tordi nello spiedo, poi li scagliassero lontani da sò, come si farebbe d'un fuscello o d'una penna da scrivere..
Giunta pertanto la domenica, ch'era l'undecimo giorno di settembre, furono cotesti giovani fantastici al recinto
S. Muzzi. 12