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— Che stramberie!
— Ed aggiungono che i birri pigKano quei ladri quando li trovino già legati.
— Basta, basta! interruppe il signor Teòtimo ; se ci lasciamo andare in digressioni non ne faremo più nulla. E voleva alludere anche al signor Niccolò, che dava in questo il mal esempio. Poi prosegui: A Cotignola dunque nacque Muzio Attendolo, nel 1369. Suo padre era contadino, od ortolano che fosse; e Muzio zappava la terra nel giorno, e si recava alla notte nella casa di ùn vecchio signore, d'un signore da medio evo, il quale narravagli le gesta di Guerrino Meschino e de'cavalieri della Tavola rotonda, scaldandogli la testa coi racconti di Tristano, di Rolando e d'altri siffatti. Un dì che 11 nostro Muzio coltivava il verziere, passò di là una squa-dra di soldati mercenari, i quali vedendo quel ragazzetto abbronzato dal sole e ben fatto della persona, gli dissero: Vuoi venire con noi? Egli stette alquanto sopra sè, poi arrandellata con ambi le mani la zappa, disse, in cuor suo: La scaglierÒ contro codesta quercia; se vi resta, parto ; se non vi rimane, resto. I soldati lo guar-davano senz'altro dire, appoggiati ai loro spadoni. La zappa s'inceppò fra i rami; ed egli prese auspicio da questo fatto per dar V addio al poderetto paterno, e consacrarsi alla milizia. Parti dunque coi soldati, e fu dapprima saccardo, cioè di quelli che portavano sulle spalle le cose predate ai nemici ; poi vero uotno d'armi. Forte ed ardito, era nato fatto per menar le mani : e siccome